Bankitalia: l’Italia sta riguadagnando la fiducia degli investitori stranieri

ROMA – L’Italia è in sicurezza e, grazie alle azioni messe in campo a livello nazionale con le riforme ed internazionale soprattutto con gli interventi della Bce, il Paese sta riguadagnando la fiducia dei mercati e degli investitori stranieri.
Su un quadro che potrebbe volgere al meglio pesa però l’incertezza politica, sommata ad una crescita economica che resta ancora bassa. L’ultima indagine di Bankitalia sulla stabilità finanziaria del Paese in tutte le sue componenti – debito sovrano, famiglie, banche, imprese e assicurazioni – evidenzia i passi avanti rispetto alla crisi più nera, con un’attenuazione delle tensioni sia a livello pubblico che privato. Ma allo stesso tempo mette in guardia di fronte ai rischi che incombono: la crescita ancora debole, il costo del finanziamento del debito tuttora alto nonostante i progressi fatti e la debole dinamica dei redditi, vera minaccia per le famiglie che hanno finora mantenuto una condizione finanziaria sostanzialmente equilibrata.
”In Italia – si legge nel rapporto – si registra un calo dello spread sovrano e il ritorno degli investitori esteri sul mercato dei titoli di Stato. La debolezza della domanda interna sta favorendo un significativo miglioramento dei conti con l’estero. Malgrado il peggioramento del quadro economico, la politica di bilancio resta orientata al risanamento finanziario”.
Insomma, come sottolineato anche dal direttore generale dell’Economia, Maria Cannata, ”il clima è migliorato”, con un ritorno degli investitori istituzionali sul nostro mercato, tanto che, ha assicurato anche il premier Mario Monti, l’Italia non contempla allo stato dei fatti il ricorso all’Esm. Tuttavia, prosegue l’analisi di Bankitalia, ”i timori circa i progressi nell’azione di riforma, legati all’incertezza sull’evoluzione del quadro politico, rappresentano un rischio per il costo del debito”.
Non sono del tutto rosee anche le prospettive per le famiglie che fino ad oggi hanno resistito alla crisi. Le loro condizioni finanziarie ”rimangono nel complesso equilibrate”, con un livello ”relativamente contenuto dell’indebitamento”. Anche in questo caso il rischio però c’è ed è rappresentato ”dalla debole dinamica del reddito che potrebbe rendere gravoso il servizio del debito”.
Al momento gli italiani restano comunque al riparo, così come le banche che, spiegano a Via Nazionale, ”sono ancora perfettamente in piedi” e, così come l’Italia, hanno riconquistato l’accesso ai mercati finanziari internazionali. Un po’ meglio va anche nella concessione del credito, anche se si è ancora lontani dalle condizioni ottimali. Segnali di tenuta arrivano infine dal mercato immobiliare: gli scambi sono diminuiti, ma i prezzi non sono in caduta libera, come sono stati invece in altri Paesi come Spagna, Irlanda o Stati Uniti, a dimostrazione che nel nostro Paese non c’e’ alcuna bolla.
Il capo dello Stato nel messaggio al vertice italo-tedesco di Napoli sull’occupazione sottolinea che il fenomeno della disoccupazione giovanile “mina l’obiettivo di costruire una società più giusta e inclusiva”

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