Tutto pronto per Italia-Francia, Buffon: “È un derby”

PARMA – L’amichevole Italia-Francia, in programma domani a Parma, “promette spettacolo e ha un sapore speciale”. Lo ha detto Gianluigi Buffon, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien. “La Francia – ha proseguito – resta una nazione forte del calcio europeo, sempre capace di prestazioni di alto livello. Giocare contro la Francia è come giocare un derby”. Per Buffon i giocatori francesi più forti sono Benzema (in panchina per problemi fisici) e Ribery. “Mi piacce da morire come giocano – ha spiegato Buffon – ma sono capaci di fare ancora meglio. Secondo me hanno le qualità e il potenziale per raggiunere il livello di un Messi o di un Cristiano Ronaldo”. “Il Paris Saint-Germain è un club fortunato ad avere avuto tanti soldi all’improvviso – ha osservato il capitano azzurro -. Ma, nel calcio, per fortuna, non è sempre il più ricco che vince. Alcuni hanno meno soldi, ma li spendono meglio. E conta anche la storia di un club. Tra cinquant’anni si parlerà forse del Psg con il rispetto con cui oggi si parla del Barca, del Real o della Juve. Per adesso non è il caso”. Salvatore Sirigu (Psg) per Buffon “è un grande ragazzo, un portiere espolosivo e reattivo”. “E’ ancora giovane – ha aggiunto – ha fatto bene ad andare in Francia: essere portiere in Italia è molto delicato. Qui anche se sei bravo per mesi, basta che tu faccia un paio di errori e dicono che bisogna rimpiazzarti. Questo mi fa sorridere oggi, ma è duro da accettare. Salvatore ha tagliato il cordone ombelicale con l’Italia ed è una buona cosa per la sua carriera”. Il consiglio che il portiere azzurro dà a Sirigu è di essere se stesso: “All’inizio mi dicevano: ‘Devi essere come Yashin o Zoff’. No, io volevo essere Buffon. E’ stupido fare comparazioni. Sirigu deve pensare a diventare un grande Sirigu”. Su Verratti, un altro giovane che ha lasciato l’Italia per il Psg, Buffon taglia corto: “E’ un giocatore di un grande club e gioca in Champions: è quello che Parigi gli aveva promesso. In Italia nessuno ha avuto il coraggio di fargli le stesse promesse”.

Infermeria e De Rossi
“De Rossi? Non l’ho sentito, ma non ho timori su di lui in chiave Mondiale. Anzi, questa punizione servirà esattamente a quello, a non ripetere certi errori al Mondiale. Daniele è troppo tifoso, quando si carica delle responsabilità va fuori giri. Deve trovare equilibrio: ha firmato da poco un contratto importante e sarà capitano a lungo’’. Così Prandelli, ha commentato l’esclusione dai convocati di Daniele De Rossi dopo l’espulsione rimediata nel derby con la Lazio costata al centrocampista della Roma tre giornate di squalifica.
Dopo Domenico Criscito, costretto a dare forfeit a causa di una distorsione al legamento collaterale del ginocchio e sostituito dall’atalantino Federico Peluso, anche Pablo Daniel Osvaldo è stato costretto a lasciare il ritiro della Nazionale. L’attaccante della Roma ha accusato nel corso del derby una ricaduta dell’infortunio alla caviglia destra e, dopo essere stato visitato dal responsabile dello staff medico azzurro Enrico Castellacci, è tornato a casa.