Maltempo, Toscana in ginocchio Crolla ponte, morti tre dipendenti Enel

ROMA – Ancora morti a causa dell’acqua. Sono Toscana, Lazio e Umbria le regioni più colpite dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Italia, con fortissime piogge, esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti. Viabilità in tilt, intere frazioni sono in condizioni di isolamento. A Venezia è emergenza per l’acqua alta. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta seguendo l’evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture interessate. Il Capo dello Stato ha espresso la propria “solidarietà alle Comunità coinvolte, la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, e al tempo stesso il vivo apprezzamento a quanti sui territori colpiti sono impegnati nella gestione dell’emergenza e nelle operazioni di soccorso”.
Salgono a quattro i morti in Toscana a causa del maltempo. Dopo il 73enne deceduto martedì a Capalbio, travolto da un torrente in piena mentre si trovava in auto, tre dipendenti dell’Enel, due uomini e una donna (47, 48 e 59 anni) hanno perso la vita nel crollo di un ponte sul fiume Albegna, in località Marsiliana. Sstavano rientrando a casa al termine dell’orario di lavoro quando sono stati travolti dal crollo del ponte San Donato e sono precipitati con l’auto su cui viaggiavano. Omicidio colposo: questo il reato su cui la procura di Grosseto ha aperto un’inchiesta per la morte dei tre dipendenti Enel.
Il tratto del fiume Albegna prossimo alla foce è esondato lunedì allagando completamente la frazione di Albinia nel comune di Orbetello, dove l’acqua ha raggiunto in poco tempo il livello di 2-3 metri. I forestali sono intervenuti per le operazioni di soccorso della popolazione e di sgombero della zona. Gravi danni hanno colpito strade, abitazioni ed esercizi commerciali. Diverse fattorie sono rimaste isolate con la conseguente morte di animali domestici. E’ stata disposta l’evacuazione di diverse abitazioni in alcune frazioni dei comuni di Massa e Carrara come Romagnano e Ricortola-Bondano, e le pattuglie della forestale stanno effettuando in queste zone un servizio anti-sciacallaggio previsto almeno fino a domani. Il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha chiesto al governo “che ci diano finanziamenti immediati per ripristinare strade, ponti e strutture pubbliche”.
Nel Lazio particolarmente colpita nei giorni scorsi è stata la zona del viterbese per l’esondazione dei fiumi Fiora e Paglia e il conseguente allagamento della frazione di Marina di Montalto e di altre zone limitrofe. È stata disposta per questo l’evacuazione del centro abitato della stessa Marina di Montalto e di alcuni casolari a Proceno e Acquapendente, dove tra l’altro si è verificato il crollo di un ponte sul fiume Paglia.
Continua l’emergenza maltempo anche in Umbria, sul territorio della provincia di Perugia e in particolare del comune di Todi. Attesa una seconda ondata di piena del Tevere che potrebbe interessare le frazioni delle zone più a rischio, come Torgiano, Deruta, Collazone e Marsciano.
Grave la situazione a Venezia, dove sono impegnati 850 vigili del fuoco, con 386 mezzi di soccorso: gli interventi hanno superato il numero di 2.500. Al lavoro, tra gli altri, anche il corpo forestale dello Stato.
– Centocinquanta centimetri d’acqua alta sono per la regione la vera tragedia di questa ondata di maltempo in Veneto – ha sottolineato il presidente della regione, Luca Zaia -. Quando si vede qualcuno che nuota in piazza San Marco vuol dire che tutti i negozi sono allagati e che gli anziani sono isolati in casa.

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