Continuano i raid su Gaza: i morti salgono a 100

GAZA CITY – Non si fermano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Uno dei raid ha colpito ieri pomeriggio l’edificio che ospita le sedi di varie televisioni locali e internazionali, facendo almeno 3 vittime e alcuni feriti. Fra i morti, invece, ci sarebbe un comandante delle Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica. Bombe anche nei campi profughi: due palestinesi sono rimasti uccisi nel campo di An-Nasirat, nella parte centrale della Striscia di Gaza, due ad al-Barij.
Nel frattempo è salito a 99 il numero delle vittime decedute a Gaza sotto i bombardamenti israeliani, con 22 morti solo nella giornata di ieri. Il conflitto è ormai arrivato al sesto giorno, mentre le rappresentanze diplomatiche si trovano al Cairo per verificare un possibile cessate il fuoco.
Ieri mattina un elicottero israeliano ha sparato un missile su un’auto nella città di Deir Al-Balah, uccidendo tre persone. Poco prima gli aerei israeliani F16 hanno colpito tre case nel quartiere di Al-Zeitoun, uccidendo quattro persone, tra cui un bambino e due giovani donne. In precedenza altri raid avevano portato all’uccisione di tre miliziani della Jihad. Nella città meridionale di Rafah, che confina con l’Egitto, un uomo di 52 anni è deceduto dopo essere rimasto intrappolato nelle macerie della sua abitazione. E un uomo con il figlio sono rimasti uccisi in un altro raid nel nord di Gaza. Domenica una bomba caduta su un’abitazione di Gaza City ha sterminato una famiglia di nove persone, cinque bambini e quattro adulti.
Secondo il Comitato Italiano per l’Unicef almeno 18 bambini palestinesi hanno perso la vita e 252 sono quelli rimasti feriti dall’inizio delle ostilità. Inoltre, ci sono bambini tra i 50 civili israeliani feriti. I dati sono aggiornati alle 15 di ieri ma il bilancio, secondo l’Unicef, è destinato ad aggravarsi.
Non solo. Secondo l’organizzazione delle Nazioni unite, a Gaza desta allarme soprattutto la situazione sanitaria: “Gli ospedali sono sovraffollati a causa dell’afflusso continuo di feriti e le scorte di alcuni farmaci si sono rapidamente esaurite”. “In queste ore le condizioni di sicurezza non consentono interventi umanitari all’interno di Gaza – sottolinea la nota dell’Unicef – anche se 5 team di psicologi dell’organizzazione stanno visitando ospedali e abitazioni private per fornire assistenza ai bambini che hanno subito shock o hanno assistito a scene violente”.
Dall’inizio dell’offensiva, Israele ha dichiarato di aver colpito 1.350 obiettivi sensibili, mentre secondo quanto riferiscono Hamas e la Jihad islamica sono oltre 1.500 i razzi lanciati da Gaza. Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, in un comunicato hanno precisato di aver lanciato 1.100 missili verso Israele, mentre le Brigate al-Quds, ala militare della fazione della Jihad islamica, ha detto di aver sparato 400 missili.

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