Plenaria Cgie, nessun taglio alle risorse e tante rassicurazioni nella relazione di governo

ROMA – Nessun taglio nei capitoli di spesa per gli italiani all’estero. Questa la novità, se così si può dire, contenuta nella relazione di governo che la nuova direttrice generale Cristina Ravaglia ha esposto alla plenaria del Cgie, convocata da ieri pomeriggio alla Farnesina. Con il sottosegretario Staffan De Mistura bloccato al Senato, Ravaglia, alla presenza dei consiglieri e di diversi parlamentari – Narducci, Porta, Garavini (Pd), Picchi, Fantetti, Crolla, Firrarello (Pdl), Pedica (Misto), D’Amico (Lega) – ha così “debuttato” in plenaria assicurando il suo impegno a sostegno delle politiche migratorie.
– Sarà un lavoro complesso per entrambi – ha detto – ma cerchiamo di farlo al meglio, nell’interesse del nostro Paese e della cura delle collettività e italiane all’estero. Ho una certa esperienza consolare e credo sia dovere dello Stato curare gli italiani nel mondo, che sono un capitale e a cui è doverosamente dovuta attenzione e cura.
Ravaglia ha illustrato l’impegno della Farnesina per i connazionali a partire dal quel “rinnovato clima di condivisione di intenti e di obiettivi” richiamato nella relazione di De Mistura e in quella del segretario generale Carozza.
Citato il rinvio delle elezioni di Comites e Cgie e il parziale reindirizzamento dei fondi verso lingua e cultura, assistenza e funzionamento dei Comites come il primo passo di questa “ritrovata intesa” tra Governo e italiani all’estero raggiunta attraverso “sforzi congiunti del signor Ministro e miei personali” – inciso che ricorre spesso nella relazione – il sottosegretario nel documento spiega che gli stanziamenti previsti nel Bilancio di previsione dello stato per il 2013 “sono per alcune tipologie di spesa accresciute rispetto al 2012 in netta controtendenza rispetto agli anni scorsi”. Le spese per il funzionamento del Cgie passano da 875mila euro a 1milione e 100mila euro, per il funzionamento dei Comites da 1milione e 300 mila euro a 1 milione e 700mila. De Mistura non manca di annotare che “si ritiene opportuno che i Comitati trovino risorse aggiuntive rispetto a quelle ministeriali, come previsto dalla legge”. Quanto all’assistenza, nel 2013 lo stanziamento sarà di 6 milioni e 300 mila euro per la diretta e di 500mila euro per quella indiretta. Agli Enti gestori andranno 10milioni e 100mila euro, “in forte controtendenza rispetto al 2012, un anno difficile per lingua e cultura all’estero”, ricorda de Mistura nella relazione, visto che “il capitolo 3153 ha subito tagli di più del 50% nel 2012”. Il prossimo anno, al contrario, ci saranno 2 milioni in più “grazie all’integrazione resa possibile dalla legge 118/2012”, quella che ha rinviato le elezioni di Comites e Cgie.
“Nuova linfa” viene indirizzata verso gli enti gestori, “fortemente penalizzati negli passati”, senza contare che alla contrazione delle risorse si è aggiunto anche il taglio previsto dalla “spending review” del contingente degli insegnati Mae all’estero, che già a settembre scorso sono diminuiti di 141 unità.
La strategia del Ministero, ricorda De Mistura, è stata quella di “canalizzare le risorse verso gli enti più strutturati e in grado di sostenersi tramite risorse proprie”; ciò ha fatto sì che “alla riduzione dei fondi, non è corrisposta né una diminuzione dei corsi, né del numero degli alunni”. Ciò, aggiunge, “proprio in virtù della opportuna scelta di privilegiare il sostegno ai corsi integrati nelle suole locali rispetto a quelli non integrati o per adulti”.
Sul fronte lingua e cultura, posta la necessità di “razionalizzare gli interventi”, De Mistura riferisce del “grande favore” con cui “il Ministro Terzi ed io abbiamo accolto la proposta del Cgie in merito al seminario del 6 dicembre”. Una “occasione da non perdere per individuare misure atte a scongiurare sovrapposizione e contraddizioni, non più sostenibili economicamente”.
De Mistura si dice “consapevole delle perplessità manifestate dal Cgie circa le procedure di rinnovo di Comites e Consiglio Generale. La nuova legge prevede il voto elettronico e lo stanziamento di 2 milioni di euro che saranno utilizzati per le strutture software e hardware per il voto remoto e presso i seggi nei Consolati. Attività complesse e innovative – aggiunge De Mistura – da realizzare con elevati standard di sicurezza. Quello del 2013 sarà il terzo appuntamento con le politiche per i connazionali e “la rete consolare è rodata, anche se siamo consapevoli della difficoltà delle operazioni”.
Quanto al rinnovo del Cgie, quanto previsto dalle legge 386, al contrario di quanto accadrà per i Comites, non viene abrogato dalla legge 118/2012 quindi “servirà convocare l’assemblea formata per ciascun Paese dai componenti dei Comites e da rappresentanti delle associazioni” e trovare i soldi per farlo. Soldi, ricorda De Mistura, che nel 2004 ammontarono a 1.166.339 euro.
Risorse che confluirebbero nel capitolo 1613 e “la competente Dgiepm si assicurerà che ciò avvenga”.
Sul voto per corrispondenza, De Mistura dioce che “stiamo riscaldando i motori della macchina elettorale”. Tra i risultati raggiunti, “l’allineamento tra schedari consolari ed Aire a più del 91%”.
Sui servizi consolari, la Farnesina “prosegue con convinzione la razionalizzazione dei servizi”. Il sottosegretario annota l’estensione a tutta la rete consolare del Sicitt del Ministero dell’Interno, che, spiega, “consente di gestire per via informativa le pratiche di cittadinanza per matrimonio e per aver prestato servizio alle dipendenze dello Stato”. Un sistema che “dà più autonomia ai Consolati che possono inserire direttamente le istanze nell’applicativo e verificare lo stato della pratica”. Inoltre, “la dematerializzazione della documentazione cartacea, consente il rapido inoltro dei decreti di conferimento della cittadinanza”.
Sul fronte pensioni, dal febbraio 2102 Citibank è l’ente che cura il pagamento di quelle all’estero.
– La Dgiepm ha svolto numerosi incontri con Inps e la banca per definire una strategia congiunta così da migliorare la comunicazione preventiva ai pensionati. Il Mae si è impegnato a sensibilizzare l’Inps affinché individuasse soluzioni semplificate per verificare l’esistenza in vita.
Una collaborazione, quella con l’Inps, che De Mistura definisce “ottima” e che fa ben sperare sulla campagna di verifica 2013 appena iniziata.