Guarin stende il Verona, l’Inter avanza

MILANO – Di questi tempi solo una squalifica può fermare Guarin. Il colombiano ha reagito allo stop del giudice sportivo trascinando l’Inter in coppa Italia. Appena entrato a inizio ripresa, in 4’ ha steso l’Hellas Verona con un assist (per Cassano, 6º centro stagionale) e un gol, che valgono il passaggio ai quarti, dove a 9 gennaio la squadra di Stramaccioni affronterà la vincente fra Napoli e Bologna.
Il Verona, 3º in serie B, dopo aver eliminato Genoa e Palermo, ha fatto bella figura tornando al Meazza dopo 11 anni. Meno i suoi 8mila tifosi, che in una trasferta ad alto rischio per i rapporti tesi con gli ultras interisti, si sono fatti notare dentro e soprattutto fuori dallo stadio, inscenando un lungo corteo che ha paralizzato il traffico e scontrandosi con la polizia (qualche lieve ferito alla fine). Per fermare la sassaiola dei più violenti, sono serviti i lacrimogeni, il cui fumo è calato con la nebbia sul campo, al punto che Rocchi dopo un quarto d’ora ha dovuto interrompere la partita per circa 3’.
“Il sogno è finito ma ci abbiamo creduto, il nostro obiettivo è la serie A”, spiega Mandorlini, tornato a San Siro da allenatore contro la squadra che ha tifato sin da bimbo e per cui ha giocato a cavallo fra anni ‘80 e ‘90. Per l’occasione l’ex difensore ha schierato una squadra di titolari che ha retto per un tempo e lottato in svantaggio, tentando il tutto per tutto negli ultimi 10’, quando l’Inter dopo l’infortunio di Castellazzi è rimasta con un uomo in meno e in porta un attaccante, Palacio, protagonista di un paio di parate interessanti.
“Sarà un’alternativa da prendere in considerazione – sorride alla fine Stramaccioni, che avrebbe dovuto attendere prima di usare l’ultimo cambio visto che Castellazzi già aveva fastidio alla spalla – Quest’Inter se non chiude con un po’ di vivacità non è contenta”.
Una buona notizia è il ritorno di Chivu, in campo dopo oltre 4 mesi e un intervento al piede. Un ritorno è anche quello di Rocchi (non arbitrava l’Inter dalle polemiche dello 0-3 con il Napoli dell’1 ottobre 2011) che riesce per primo a scaldare i pochi e infreddoliti tifosi interisti quando al 30’ si affretta a fischiare fallo su Cassano al limite dell’area, rendendo inutile il gol di Palacio.
Al 42’ ci pensa invece Rafael a salvare l’Hellas con un piede sul tiro di Alvarez. Senza contare Coutinho e Sneijder (già in vacanza “in accordo con società e allenatore”), Stramaccioni pensa a preservare energie per l’ultimo sforzo del 2012, sabato contro il Genoa. Non ci sarà lo squalificato Guarin, che entra in campo dopo l’intervallo e impiega 4’ a servire l’assist a Cassano e segnare su punizione, complice la barriera del Verona. Mandorlini inserisce Bojinov, che al 26’ spreca un’incredibile occasione. Al 32’ la girata di Cacia costringe Castellazzi alla parata che gli procura l’infortunio. A frenare l’arrembaggio finale ci pensa Palacio che gioca gli ultimi 10 minuti e passa tra i pali.

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