“Time” incorona Re Obama, “architetto della nuova America”

NEW YORK – Lincolniano e per sua stessa ammissione ‘’imperfetto’’, proprio come disse di sé il presidente della Guerra Civile. Barack Obama, ‘’architetto della nuova America’’, è la Persona dell’Anno 2012 di Time, che già nel 2008 gli aveva dato la copertina. Una foto di profilo evoca il Lincoln di Daniel Day-Lewis nell’ultimo film di Steven Spielberg: un ritratto lontano anni luce dal luminoso manifesto ‘Hope’ di Shepard Fairey che Time scelse quattro anni fa sull’onda dell’euforia per l’elezione del primo presidente nero nella storia americana.
Come con Lincoln 150 anni fa, ci sono nubi che spiegano lo stile ‘dark’ della nuova copertina: la strage dei bambini di Newtown e il ‘fiscal cliff’, il baratro che minaccia di creare danni duraturi all’economia del Paese. Proprio ieri, in un’altra giornata di tira e molla nelle frenetiche trattative tra l’amministrazione e i repubblicani, Obama si è detto pronto a porre il veto se il ‘piano B’ del capo della maggioranza repubblicana della Camera dovesse essere approvato. Il piano Boehner – che prevede un aumento delle tasse solo per chi guadagna più di un milione di dollari l’anno – sarà votato dalla Camera oggi.
– Il paese ha bisogno che non aumentino le tasse, che ci siano certezze e non di una crisi auto-inflitta’’, ha scandito l’altra sera l’inquilino della Casa Bianca, che punta ad un accordo prima di Natale. Obama comunque non è il primo presidente Usa a esser scelto per due volte Persona dell’Anno da Time: Bill Clinton ci riuscì nel 1992 e nel 1998, e George W. Bush nel 2002 e nel 2004. Il settimanale aveva annunciato ieri la rosa dei finalisti: includeva anche la Ceo di Yahoo! Marissa Mayer, il presidente egiziano Mohammed Morsi, Bill e Hillary Clinton, la studentessa pakistana ferita dai Talebani Malala Yousafzai, gli immigrati clandestini, il Ceo di Apple Tim Cook e l’italiana Fabiola Gianotti, fisico a capo di uno degli esperimenti che hanno portato alla scoperta del bosone di Higgs.
Perchè Obama per la seconda volta? Il presidente americano ‘’non è solo una figura politica’’ ma incarna ‘’il nuovo americano’’. Si è molto parlato della nuova ‘coalizione degli emergenti’: giovani, minoranze, ispanici, donne laureate.
– Vincendo le elezioni – ha spiegato il direttore del settimanale Rick Stengel – Obama ha mostrato che tutti questi gruppi non sono solo il futuro, sono il presente.
L’imprimatur di Time arriva in un momento chiave della presidenza Obama. La sua popolarità è ai massimi da quando è stato ucciso Osama Bin Laden, ma altrettanto epocali sono le sfide. La Casa Bianca gioca sul ‘momentum’, l’abbrivio garantito dalla seconda vittoria del voto popolare in quattro anni (solo FDR c’era riuscito).
– Siamo alla fine del riallineamento reaganiano che aveva definito 30 anni di storia americana – osserva Time -. Obama è il simbolo e l’architetto della nuova America.
Una presidenza epocale come quella di Lincoln, dunque, col potenziale di ‘’forgiare una nuova Unione’’, ma con dense nubi all’orizzonte. Al giro di boa del secondo mandato, le nuove nomine ai vertici dell’amministrazione rischiano di diventare una corsa a ostacoli capace di azzoppare l’agenda.
Obama ha già rinunciato alla sua candidata a segretario di Stato Susan Rice, vittima del tiro a segno dei repubblicani, mentre il nuovo potenziale segretario alla Difesa al posto di Leon Panetta, l’ex senatore repubblicano Chuck Hagel, è sotto attacco delle organizzazioni ebraico-americane come nemico di Israele. Ombre anche su Michael Vickers, numero due del Pentagono per l’intelligence e destinato alla Cia dopo lo scandalo del generale David Petraeus: avrebbe parlato troppo con Kathy Bigelow per il suo film ‘Zero Dark Thirthy’ sul raid in cui è stato ucciso Bin Laden. Il caso è in mano al ministero della Giustizia dopo che un’inchiesta interna ha stabilito che è stato Vickers la ‘talpa’ che ha passato alla cineasta informazioni top secret

Lascia un commento