Monti si dimette la parola al Colle

ROMA  – Sognava una fine naturale della legislatura, un’uscita di scena felpata – solo leggermente anticipata – con la quale avrebbe passato il testimone. Sarebbe stato così il suo successore, fresco di settennato, ad avere l’onere di conferire l’incarico al vincitore delle elezioni di aprile. Ma così non è stato e Giorgio Napolitano è stato costretto a rientrare in campo, seppure ‘’a malincuore’’, come egli stesso ha voluto precisare.
Oggi consultazioni al Quirinale con tutti i gruppi parlamentari e poi scioglimento delle Camere per andare a votare il 24 febbraio. Sarà così ancora lui il regista di questa ennesima crisi extraparlamentare. Soprattutto, sarà lui a valutare il risultato di queste strane elezioni – per la prima volta convocate nel cuore dell’inverno – che quasi certamente vedranno in campo come ‘competitor’ – in quale forma si vedrà – anche Mario Monti.
Una punta di amarezza accompagna il presidente in queste vacanze di Natale. Il ‘professore’ è di fatto una sua creatura politica. Giorgio Napolitano l’ha tirato fuori dal cilindro nel momento di massima difficoltà del Paese, quando Silvio Berlusconi era sotto il fuoco di sbarramento dell’Unione europea e la speculazione si avventava famelica sull’Italia. Non immaginava che il ‘tecnico’ amato dalle cancellerie che contano avrebbe bruciato tutti sul tempo, dimettendosi ai primi segnali di battaglia di Berlusconi, per conquistarsi sul campo i voti che non ha avuto fino ad oggi.
– Un senatore a vita non si può candidare al Parlamento perchè già parlamentare. Non può essere candidato di alcun partito – spiegava Napolitano già lo scorso novembre. Chissà quanto i suoi consigli e i suoi avvertimenti stanno pesando sulle riflessioni di ‘SuperMario’, anche in queste ore.
Il professore ha sorpreso il presidente con le sue ‘’dimissioni irrevocabili’’, quando il Pdl – astenendosi alla Camera sulla legge di Stabilità – definì con Alfano ‘’conclusa l’esperienza Monti’’.
– Dopo il voto i partiti possono chiamarlo e chiedergli un contributo o un impegno – spiegò circa un mese fa il presidente che da tempo consigliava a Monti di mantenersi ‘’puro’’, certo che l’Italia avrebbe avuto ancora bisogno di lui. Ma non basta; Giorgio Napolitano ha sempre parlato della necessità di ‘’terzietà in campagna elettorale’’. Ed ora, se Monti confermera’ l’intenzione di correre alle politiche, il problema della ‘’terzietà’ – si badi bene, tutto politico – si potrebbe porre.
Ce ne è abbastanza per poter dire che il capo dello stato avrebbe preferito qualcosa di diverso per la conclusione del suo faticoso settennato. Ed anche questa convulsa corsa parlamentare per approvare la legge di Stabilità prima delle vacanze è stata esattamente l’opposto di quella ‘ordinata’’ chiusura della legislatura che Napolitano ha più e più volte chiesto alle forze politiche. Ormai il dado è tratto: si apre la campagna elettorale e si annuncia spigolosa.

1 comments

La richiesta per nuove ed alternative forme di governo sara’ presto assordante. Infatti, il Comunismo e di recente anche il Capitalismo sono entrambi falliti per via della stessa malattia: la corruzione.
In una nuova e duratura forma di governo, la Fiducia non potra’ piu’ essere una dei suoi componenti. Ogni sforzo dovrebbe essere intrapreso per formare un nuovo tipo di governo, con nuovi meccanismi, che non richiedera’ piu’ l’elemento della Fiducia o la promessa di un politico per garantire che la volonta’ della maggioranza sia sempre riflessa nelle leggi di quel governo. Questo sara’ un sistema che potra’ migliorare nel tempo la possibilita’ gia’ esistente di un tale governo strutturato oggi tramite l’uso dell’ Internet.
Una nuova forma di governo Democratico e’ il Comutalismo.
Comutalismo e’ un nuovo concetto di Democrazia senza politici che e’ organizzato tramite Internet e che bilancia i bisogni dell’Individuo con il Rispetto dell’Uguaglianza.
Il Comutalismo e’ strutturato per provvedere i beni necessari alla sopravvivenza di ognuno ed introdurre al tempo stesso una nuova e trasparente forma di Capitalismo per tutti quei beni che sono in eccedenza e non necessari, come in un Mercato Aperto alla competizione dei beni superflui. Al fine della trasparenza questo nuovo tipo di Capitalismo regolerebbe che ogni singola transazione di beni o servizi sia riportata sul Net per divenire visibile da chiunque (proprio come una fattura fiscale resa pubblica) e tassabile alla sua origine con una percentuale fissa per tutti.
In un tale sistema, tutti i beni privati ed i loro proprietari come anche le transazioni valutarie ed i passaggi di proprieta’ privata dovranno essere pubblicamente riportati sul Net. Questo servira’ ai fini di prevenire illecite transazioni e poter stroncare la corruzione tramite l’immediato confisco di quei beni non riportati.
Inoltre, per ridurrere l’Avidita’ e risanare l’equilibrio finanziario nel Mondo, bastera’ eliminare il concetto di eredita’. La proprieta’ privata della gente tornera’ allo Stato alla morte di ciascuna persona per poi essere messa all’asta fra tutti i cittadini. La gente potra’ spendere quanto vorra’ per educare i propri figli ma eredita’ e donazioni non saranno permesse.
Una volta che la sopravvivenza sara’ garantita per tutti non ci sara’ piu’ il bisogno di essere tolleranti con il crimine come e’ invece necessario esserlo oggi quando lo stesso crimine e’ una conseguenza del nostro sistema corrotto. Nel Comutalismo, il diritto alla proprieta’ dovra’ essere protetto e garantito anche per quelli che vorranno lavorare e barattare il proprio Tempo per ottenere di piu’ delle basilari necessita’ provviste dal sistema.
http://www.wikinfo.org/Multilingual/index.php/Comutalismo
http://www.wavevolution.org/it/index.html

Lascia un commento