Voto all’estero, il Sudamerica elegge un deputato in più

ROMA – I partiti e movimenti che vorranno presentarsi alle elezioni politiche del prossimo febbraio dovranno depositare i contrassegni dall’11 al 13 gennaio e le liste dei candidati il 20 e 21 gennaio. Per le liste, vale anche all’estero la riduzione del numero delle firme prevista dal ddl divenuto legge definitiOKvamente il 28 dicembre scorso, decreto che, come noto, solo e soltanto per le prossime elezioni, riduce di un quarto il numero delle sottoscrizioni richieste. Si passa dunque da un minimo di 500 a un massimo di 1000 firme a un minimo di 125 e un massimo di 250.

Altra novità è contenuta nel Decreto del Presidente della Repubblica (226/2012) pubblicato in Gazzetta il 24 dicembre scorso. Si tratta del decreto che ridisegna la “spartizione” degli eletti all’estero nelle 4 ripartizioni. In realtà la modifica è solo una: l’Europa passa da 6 a 5 deputati, mentre il Sud America passa da 3 a 4 deputati.

I seggi, dunque, sono così ripartiti:

Europa: 5 (Camera) e 2 (Senato);

America Meridionale: 4 (Camera) e 2 (Senato);

America Settentrionale e Centrale: 2 (Camera) e 1 (Senato);

Africa, Asia, Oceania e Antartide: 1 (Camera) e 1 (Senato).