Tempo di bilanci: gli italiani li facciano su chi li ha rappresentati

ROMA  – “Nel marasma di social network, pagine internet, blog e portali di varia natura, sicuramente la confusione regna sovrana e con essa anche la percezione che l’utente ha di un certo messaggio o di un certo evento. Nella politica tutto questo sembra drammaticamente amplificato”.

Queste le riflessioni di Aldo Di Biagio, deputato Fli eletto in Europa, che oggi critica quei “politici che si elevano a paladini della patria, personaggi autoreferenziali che si spacciano per fautori di questo o di quella iniziativa”.

“Ma – si chiede – come si fa a capire dove finisce la demagogia e inizia la realtà dei fatti? Semplice, con gli stessi strumenti che internet mette a disposizione, openparlamento per esempio (http://parlamento.openpolis.it/). Un contenitore web – ricorda Di Biagio – che con accuratezza e precisione scandaglia tutto il panorama parlamentare individuando per ciascun parlamentare, indice di produttività, atti presentati, presenze e quanto altro sarebbe chiamato a fare chi siede su una poltrona. Anche perché, sappiamo bene, che molti sono impegnati a fare ben altro”.

– Ritengo – argomenta il deputato Fli – che la consultazione di “strumenti di bilancio” come questi sia oltre che un diritto anche un dovere del cittadino che a breve sarà chiamato a dire la sua. Il politico deve mostrare il suo volto, deve confrontarsi ogni giorno con il cittadino, rappresentando un riferimento per lui. Forse perché sono espressione della società civile, ma fin dalle prime battute della mia attività politica ho ritenuto che tutto questo fosse l’essenza stessa del mio ruolo e del mio progetto. In tempi di crisi sociale e politica – conclude Di Biagio – i cittadini dovrebbero elevarsi a reali controllori e soltanto in questo modo possiamo sperare in un compimento reale del miracolo democratico”. 

 

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