Il debito Usa fa paura: pericolo di recessione

NEW YORK – Il tetto del debito va aumentato. L’appello del presidente della Fed, Ben Bernanke, fa eco a quelli del presidente americano Barack Obama e del segretario al Tesoro, Timothy Geithner. Senza un accordo il rischio è di un default e di una nuova recessione, che penalizzerebbe un’economia che ”mostra segnali di miglioramento” ma per la quale ”c’è ancora molto fa fare”, afferma Bernanke, assicurando che la Fed non farà mancare il proprio appoggio, continuando a portare avanti le proprie misure non convenzionali.

Gli Stati Uniti raggiungeranno il limite legale del debito fra la metà di febbraio e i primi di marzo. Il Tesoro ha messo in campo ‘misure straordinarie’ per guadagnare tempo. Ma il tempo stringe per un’intesa, che appare tutta in salita. Ad aumentare l’urgenza di un accordo è Fitch, che mette in guardia su un possibile downgrade degli Stati Uniti: ”in assenza di un piano a medio termine condiviso e credibile per la riduzione del debito, l’attuale outlook negativo sul rating ‘AAA’ è probabile che sia risolto con un downgrade nel corso dell’anno anche se un’altra crisi del tetto del debito venga scongiurata”.

La possibilità che non venga raggiunto un accordo, e il conseguente spettro di un default degli Usa, fanno più paura del fiscal cliff. Senza un accordo sul debito, le spese si contrarranno del 6% del pil, molto più di quanto previsto con il fiscal cliff, causando una probabile nuova recessione americana e un possibile un nuovo downgrade.

– Le cose si stanno muovendo nella giusta direzione. Sono cautamente ottimista sull’economia. Ma ci sono ancora molte cose da fare – afferma Bernanke, sottolineando che anche in Europa ci sono stati dei progressi, anche se la maggior parte del Vecchio Continente è in recessione e l’economia europea ha inibito finora la crescita globale.

La prima urgenza per gli Usa è il tetto del debito. La legge federale prevede che l’ammontare che il governo può prendere in prestito sia limitato da un tetto prefissato, che può essere aumentato solo dal Congresso. Prima del 1917, quando la norma è stata introdotta, il Congresso doveva autorizzare direttamente l’ammontare di ogni operazione di finanziamento dello stato. La norma è stata poi rivista per offrire maggiore flessibilità al governo americano, impegnato allora nella prima Guerra Mondiale: da quel momento in poi il Tesoro è stato autorizzato a chiedere finanziamenti per qualsiasi ammontare a patto che il ‘debito’ sia sotto al tetto stabilito

 

 

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