Draghi: “Consapevoli dei tanti sacrifici fatti”

ROMA  – ”Sono consapevole che per tante persone” la ”situazione economica personale può essere molto difficile. Ma non c’e’ nessuna alternativa al percorso di riforme”. Il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, in un discorso alla Camera di Commercio e Industria di Francoforte rincuora le popolazioni di quei Paesi che hanno intrapreso quel processo di riforme strutturali ritenuto fondamentale per ritornare a crescere, e sottolinea che queste ”non sono prese per far piacere a Bruxelles, Francoforte o Washington”.

– E’ un processo doloroso e difficile quello di ridurre gli squilibri. Ma è fondamentale per ripristinare la sostenibilità della finanze pubbliche e la crescita”, dice, aggiungendo che le persone ”hanno in generale capito e appoggiano questo processo”. Quindi ”i progressi fatti finora meritano un rispetto e un riconoscimento pubblico”.

Guardando avanti, il numero uno della Bce spiega che ”le nuvole più cupe sull’eurozona si sono diradate” grazie ”all’ azione decisa e determinata da parte dei governi e delle istituzioni europee” nel corso del 2012. Il Meccanismo di Stabilità Europeo è ”una rete di protezione molto solida, se bisognerà usarlo”, afferma e ricorda che l’Eurotower ha dato il proprio contributo ad alleviare la crisi mettendo in campo ”misure straordinarie” e dimostrando così ”una determinazione a fare tutto il possibile entro il nostro mandato per salvaguardare la stabilità dell’euro”.

Quindi rassicura che ”possiamo guardare al 2013 con più fiducia” proprio ”perchè progressi significativi sono stati compiuti” l’anno scorso. Ma avverte che questa ”fiducia si regge sulle aspettative che i progressi continueranno” anche quest’anno e dunque sollecita i governi a non abbassare la guardia e a proseguire con ”costanza, ambizione e pazienza” sulla strada delle riforme.

– I Paesi – insiste Draghi – devono diventare competitivi per sostenere la crescita. Devono smettere di finanziarsi attraverso l’indebitamento perchè in questo modo non è possibile ottenere una crescita sostenibile e al tempo stesso non c’è giustizia sociale.

Infine, Draghi spiega che con la vigilanza unica delle banche dell’eurozona affidata alla Bce si è compiuto ”il passo più importante verso l’integrazione politica dai tempi del Trattato di Maastricht”.