TENNIS. Errani-Vinci le sorelle Italia In finale dell’Open d’Australia

ROMA – Sorelle d’Italia avanti tutta. Sara Errani e Roberta Vinci, coppia regina del tennis mondiale, sono approdate col vento in poppa alla finale degli Open d’Australia – la quarta negli ultimi cinque tornei del Grande Slam – grazie alla vittoria, netta (6-2 6-4) e mai in discussione durante i 77 minuti del match, sulle russe Ekaterina Makarova e Elena Vesnina.

Bene per l’Italia, sia pure un passo indietro, anche il doppio maschile, con Simone Bolelli e Fabio Fognini che hanno battuto nei quarti di finale i colombiani Juan Sebastian Cabal e Robert Farah 1-6 6-4 6-3, in una decima giornata del torneo che, nel singolare, ha portato in semifinale, come da copione, Roger Federer, Andy Murray e Victoria Azarenka; ma, a sorpresa, non Serena Williams, che, menomata da un infortunio alla schiena, ha ceduto alla connazionale Sloane Stephens.

Forti individualmente, rispettivamente n. 7 e n. 16 nel ranking Wta, Sara e Roberta sono uniche – e n. 1 – in coppia, completandosi ed esaltandosi a vicenda, in un’alchimia e una armonia eccezionali (“il feeling tra noi vale tutto”, dicono).

Solo nel 2012, la 25enne romagnola e la 29enne tarantina hanno raggiunto la finale in Australia (persa contro le russe Kuznetsova/Zvonareva), per poi trionfare al Roland Garros e agli Us Open.

La semifinale contro Makarova e Vesnina – per la Vinci, in qualche modo, una rivincita su Elena, che l’aveva eliminata nel terzo turno del singolare – è stata in discesa per le azzurre. L’ostacolo più grosso l’avevano già superato, con la vittoria sulle grandi sorelle Williams, una sorta di vendetta dopo la sconfitta subita ai quarti delle Olimpiadi ad opera delle americane, che avrebbero poi conquistato l’oro.

In finale, domani, Sara e Roberta affronteranno le australiane Ashleigh Barty e Casey Dellacqua, che hanno battuto 6-2 6-4 l’americana Varvara Lepchenko e la cinese Zheng Saisai. Il pronostico dice sorelle d’Italia, ma non si possono escludere sorprese e il tifo del pubblico di casa si farà sentire. Giornata positiva anche per il doppio maschile azzurro. Tra la coppia Bolelli-Fognini e la finale, però, ci sono i fortissimi gemelli americani Bob e Mike Bryan, n. 1 del tabellone, che hanno superato l’azzurro Daniele Bracciali e il ceco Lukas Dlouhy 6-3 7-5.

Sorpresa assoluta della giornata, l’uscita di scena della 31enne Serena Williams, n. 3 del mondo, sconfitta, più che dalla connazionale Sloane Stephens – nera come lei ma di 12 anni più giovane – da dolorosi spasmi e rigidità alla schiena. Astro in ascesa, la Stephens ha prevalso per 3-6 7-5 6-4, e se la vedrà in semifinale con la bielorussa Azarenka, n. 1, che, come prevedibile, ha liquidato la russa Svetlana Kuznetsova 7-5 6-1. Nessuna sorpresa tra gli uomini. Lo scozzese Murray – n. 3, nel 2012 oro a Londra e vincitore degli Us Open – ha raggiunto, senza cedere neanche un set, la sua quarta semifinale consecutiva a Melbourne battendo 6-4 6-1 6-2 il francese Jeremy Chardy, che negli ottavi aveva eliminato l’azzurro Andreas Seppi. Più sudata l’affermazione dello svizzero Federer, n. 2 al mondo, che ha dovuto faticare cinque set (7-6/4) 4-6 7-6/4) 3-6 6-3), per aver ragione del francese Jo-Wilfried Tsonga. Nella sua decima semifinale agli Open d’Australia, Roger cercherà la rivincita su Andy per la finale olimpica. L’altra semifinale, opporrà, domani, Novak Djokovic, il serbo re del tennis mondiale, allo spagnolo David Ferrer, n. 4.

Il tabellone delle semifinali femminili, oltre ad Azarenka- Stephens, prevede, sempre oggi, la sfida tra la russa Maria Sharapova, n. 2, e la cinese Li Na, n. 6.

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