Los Roques, a Curacao le prime tracce dell’aereo scomparso

CARACAS – Sembrano dissiparsi le ombre e farsi spazio le prime luci sul caso dell’aereo che trasportava da Los Roques a Caracas Vittorio Missoni, la compagna Maurizia Castiglione e i suoi amici Elda Scalvenzi e Maurizio Foresti. Dopo poco più di due settimane dal tragico mattino del 4 gennaio, quando si ebbe notizia della scomparsa dell’aeromobile, un turista tedesco, nelle coste della vicina isola di Curacao, avrebbe trovato un borsone di Kitesurf. Sul borsone l’etichetta con il nome del proprietario: un italiano. Non pare vi siano dubbi che il borsone appartenga a Missoni e che viaggiava nell’aeroplano scomparso.

Il ritrovamento del borsone di Kitefurf, se viene confermato che di proprietà di Vittorio Missoni, darebbe inevitabilmente una svolta alla ricerca del bimotore. Infatti, per la prima volta, nonostante manchino ancora l’aeromobile e i corpi dei connazionali, vi sarebbe la certezza dell’inabissamento del veicolo. Questa, fino a ieri, era solo una ipotesi, come le tante altre al vaglio di chi è impegnato nella ricerca dell’aeromobile nello spicchio d’acqua, con fondali anche profondi più di mille metri, tra Los Roques e Maiquetia Caracas).

Per verificare i dettagli del ritrovamento, a Curacao si è recato, accompagnato da alcuni esperti messi a disposizione dal Governo italiano, Claudio Verna, cognato di Missoni

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