Istituto Italiano di Cultura, “Luci ed Ombre” di un magnifico percorso

CARACAS.- Se,  la “parola è un’arte”, questo concetto così intenso e veritiero è stato sottolineato lo scorso venerdì 25 gennaio, presso la sede del nostro Istituto Italiano di Cultura, nel corso di  un piacevolissimo “Aperitivo letterario” che ha dato il via all’esposizione interattiva intitolata :”El arte de la palabra: la palabra al arte”.

Presso la Sala MAC della conociuta Sede dell’Istituto (in Altamira), la poetessa Maribel Proietti, ha declamato brani dei suoi poemi tratti dal ciclo: “Ho incontrato la bellezza”, mentre la scrittrice Silvana Adami ci ha dilettato con una personale testimonianza sull’esito della collezione “Donne da Viaggio” (“Mujeres de Viajes”).

L’interessante Esposizione, che conta con una sezione dedicata a pubblicazioni culturali e artistiche italiane, sottolinea al massimo il profondo intenso influsso evocativo della parola, l’alchimia delle combinazioni attraverso le quali essa si struttura e compone… abbracciando l’arte del pensiero tramite la parola scritta, con una interessante sezione dedicata ad una ampia panoramica delle più accattivanti riviste, di giornali e pubblicazioni artistiche, culturali e turistiche italiane.

In fondo, la magia, il fascino della lettura, non sono stati intaccati dalla globalizzazione che, contrariamente a quanto si possa pensare, ha trasformato il libro “Amanuense” in un nuovo prodotto: e-book .

All’inaugurazione dell’evento culturale presentato attraverso un eccellente e piacevolissimo percorso storico-letterario dalla Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura dott.ssa Luigina Peddi, erano presenti il Direttore Generale del Circolo degli Scrittori del Venezuela, dott Carlos Alarico Gomez, Silvana Adami autrice del libro elettronico “Donne da Viaggio” la  prof.ssa Marisa Vannini, la prof.ssa Anna Maria Iemma ed altre personalità del mondo culturale italo-venezuelano.

“Non a caso”, ha voluto sottolineare la dott.ssa Peddi, la realizzazione di questo “convegno letterario”, mentre ricorrono i cinquecento anni della nascita dell’Opera Magna: “Il Principe” di Nicolò Machiavelli.

E ci ha dilettato, proseguendo la Direttrice del nostro Istituto di Cultura, attraverso un percorso eccellente che ha saputo segnare tendenze di scrittura nelle ispirazioni di momenti storici letterari, sia prima del ‘900 che poi…fino a raggiungere il 2000 quando “l’ispirazione letteraria “sembra come ripiegarsi nel pensiero unilaterale dello stesso scrittore…magari “soffocata” da un tran-tran odierno così straripante di tecnologia, nel quale sembrano dileguarsi le “diafane” pretese dell’anima.

Interessantissima davvero l’esposizione della dott.ssa Peddi.

Maribel Proietti, ci ha avvinto durante i brevi istanti nei quali ci ha rivelato alcune “confidenze”:  ama l’Italia ed ha studiato l’Arte del restauro a Padova.

Ha vissuto un anno a Vicenza ed attualmente, è membro del “Circolo Scrittori” del Venezuela:

-Ho sempre pensato – sottolinea – che la parola ‘serve per calmare lo spirito’ e che la poesia è uguale ad un canto, un ‘mantra’ e ci sono momenti speciali nei quali le parole della poesia diventano ‘meditazione’…

Adora Mario Benedetti, Maribel ….. e non ci meraviglia! Ci parla sognante, di Dante il “Divino Poeta”,  quale un “gran vidente” che ha lasciato, attraverso le sue rime, la testimonianza di una vita ove il bene ed il male s’interecciano; la sapienza del pensiero profondo di un’etica di vita che scorre tra le lettere di un magico “italiano antico” quale profezia di saggezza infinita.

Un appuntamento eccellente quello che ci ha offerto il nostro Istituto Italiano di Culturanel quale, ha voluto e saputo “ricordarci” con un magnifico dipinto del Caravaggio, la luce che inevitabilmente riesce a forare l’intensità dell’ ombra…così come la saggezza dei secoli, ci aiuta a vivere oggi, nel mondo della pur fredda ma “inevitabile” tecnologia.