Prandelli sogna con i suoi bomber: “Mi faccio la doppia cresta”

FIRENZE – “Ora che è tornato in Italia potremo controllarlo meglio. In tutti i sensi”. Cesare Prandelli scherza ma non troppo, tutto ruota attorno a Mario Balotelli, il ‘bad boy’ che ha esordito nel Milan col botto. Un valore aggiunto per i rossoneri ma anche per la Nazionale come dice il ct in occasione del primo raduno del 2013 in vista dell’amichevole ad Amsterdam contro l’Olanda.

“Quanto sono felice da 1 a 10 per il ritorno di Mario? Niente percentuali ma sono contento, l’ho trovato più sereno e motivato. Sembra aver ritrovato – prosegue – la serenità persa negli ultimi tempi anche perché giocava poco. Ora dipende da lui. Se riesce a mantenersi così potrà crescere ancora, ha ampi margini di miglioramento. E noi siamo obbligati a crederci essendo uno di quei talenti che ti passano davanti di rado. Per questo anche noi dobbiamo fare qualcosa in più per aiutarlo e farlo diventare il giocatore che tutti sogniamo. Berlusconi lo definì ‘mela marcia’? Mi pare che quella frase sia stata corretta, in ogni caso in Nazionale Mario si è sempre comportato bene”.

E aggiunge: “Lui è un personaggio anche al di là del calcio e forse le cose che gli capitano non succedono per caso, è un predestinato. Ne abbiamo discusso insieme, lui però ora deve far parlare di sé per quanto fa in campo, come ieri sera. Deve far emergere il personaggio calciatore, non il resto”.

L’ex City è stato l’ultimo azzurro a varcare i cancelli di Coverciano, lo ha fatto con 25’ di ritardo rispetto all’orario (le 12) fissato per il raduno. All’allenamento, che Balotelli e diversi compagni hanno svolto in palestra con un lavoro defatigante, è spuntato poco prima delle 15, attaccato al cellulare, evitando contatti coi cronisti. Subito dopo è spuntato El Shaarawy, l’altra metà del nuovo attacco del Milan e probabilmente di quello azzurro in chiave Mondiale.

“E’ presto per fare scelte definitive, al momento mi auguro di vederli all’opera ma un pensiero ce lo sto facendo – ammette il ct – Se mi farò pure io la cresta se Mario e Stefan mi faranno vincere il Mondiale? Me la faccio doppia – sorride – I due hanno grandi mezzi e personalità. E visto il poco tempo che abbiamo per lavorare qui, è meraviglioso ed è un vantaggio per la Nazionale il fatto che possano allenarsi tutti i giorni assieme, nello stesso club e con un grande allenatore. Avevo già pensato a questo tandem in agosto con la Francia e abbiamo visto le loro enormi potenzialità”.

El Shaarawy appare già gasato: “E’ stato bello ed emozionante aver giocato domenica sera con Mario – dice il Faraone – Lui è un grandissimo quindi sono davvero contento, speriamo di continuare a fare bene sia nel Milan che in azzurro”.

Con El Shaarawy che parte da sinistra Prandelli dovrà trovare qualcosa di simile nella parte opposta: “Intanto ci sono Candreva e Diamanti seppur con caratteristiche diverse. Mentre nella stessa posizione di campo di El Shaarawy c’é già Insigne”.

Restando sui singoli il ct si sofferma poi su De Rossi (“ha un carattere straordinario, in questi mesi si è comportato benissimo, confido nel suo grande orgogli”) e su Chiellini che s’é scusato per i fatti del dopo Juve-Genoa: “E’ importante non sbagliare ma anche chiedere scusa, bravo Giorgio che ha capito di aver sbagliato”.

Intanto un altro juventino, Giovinco, per la contusione alla coscia destra riportata contro il Chievo, non è recuperabile e ha lasciato Coverciano, non sarà sostituito quindi i convocati restano 24.

Chiusura sulle polemiche che investono sempre gli arbitri: “Da tempo – ricorda il ct – invoco un codice comportamentale interno, per qualche settimana dovremmo trovare la forza di non commentare il loro operato permettendogli di presentarsi più sereni e con meno pressioni”.

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