Nigeria: vaccinavano bimbi: uccise 9 volontarie

ROMA – Le volontarie stavano vaccinando i bambini, maschi e femmine, contro la poliomielite. Erano in due ambulatori di Kano, località del nord della Nigeria a maggioranza musulmana, con altri cooperanti e con le mamme dei piccoli. All’improvviso quasi nello stesso momento, di fronte agli edifici pur distanti tra loro sono arrivati a tutta velocità alcuni ciclomotori con uomini armati a bordo, si sono fermati, alcuni hanno fatto irruzione nei locali e hanno aperto il fuoco a raffica. Pochi attimi e sono ripartiti: dietro di loro hanno lasciato il caos, le urla dei feriti, il pianto delle madri che erano riuscite a salvare i loro figli ma, in alcuni casi, non avevano potuto impedire che venissero feriti. E nove cadaveri: nove cooperanti che, pur consapevoli di rischiare la vita, avevano deciso di continuare a vaccinare i bambini contro una malattia che, in Nigeria, Pakistan e Afghanistan, continua a esistere allo stato endemico e a mietere vittime.

Gli integralisti islamici si oppongono alle vaccinazioni con ogni mezzo, accusano l’Occidente di usarle per rendere sterili i bambini e per ridurre, in questo modo, le popolazioni di Paesi ”nemici”. Proprio pochi giorni fa un importante religioso islamico della zona di Kano – da anni nelle mani dei fondamentalisti islamici senza che il potere centrale del presidente Goodluck Jonathan riesca in alcun modo a riprenderne il controllo – aveva denunciato le campagne di vaccinazione definendole ”un complotto” dell’Occidente per decimare i musulmani. L’invettiva era stata rilanciata in numerosi programmi di radio locali e, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, è sicuramente all’origine dei sanguinosi attacchi di ieri.

In un caso le vittime sono state sette, nell’altro due. Imprecisato il numero dei feriti che pure sono stati numerosi. Nel primo attacco alcune persone sono anche rimaste intossicate dal fumo perchè gli assassini, prima di fuggire hanno appiccato un incendio all’interno dell’ambulatorio e hanno chiuso tutte le finestre prima di sbarrare la porta alle loro spalle.

– Volevano bruciarci vivi – ha raccontato una donna ferita dal letto d’ospedale dove è ricoverata – Abbiamo raccolto tutte le nostre forze e siamo riusciti a sfondare la porta … E’ stato spaventoso.

Il programma di vaccinazione contro la poliomielite era ripreso di recente a Kano dopo una sospensione di 13 mesi seguita proprio alle minacce degli integralisti. La diffusione sempre più aggressiva del virus, che attacca il sistema nervoso ed è altamente contagioso, aveva poi convinto gli operatori a riprendere il lavoro. E a rischiare.

Ufficialmente la polizia nigeriana non attribuisce gli attacchi odierni a nessun gruppo organizzato. Nella zona sono però molto attivi i radicali della setta Boko Haram e verso di loro puntano le indagini. L’anno scorso erano stati ammazzati due poliziotti messi a guardia di un ambulatorio. Nel mondo islamico, gli ultimi sanguinosi attacchi risalgono a dicembre e a gennaio: sono avvenuti in Pakistan, hanno portato all’uccisione di sedici volontari e ci sono state le rivendicazioni dei talebani. Ai quali i Boko Haram dicono chiaramente di ispirarsi.