Los Roques: trovati due borsoni sulla spiaggia di Bonaire

Caracas. Il mare dei Caraibi continua a trasportare tracce di Vittorio Missoni, primogenito di Ottavio, che, con la compagna Maurizia Castiglioni, e gli amici Elda Scaverzi e Guido Foresti, sono scomparsi mentre rientravano con un piccolo aereo privato dall’isola di Los Roques. Due borsoni, macabri, dolorosi dettagli di una vita, appartenenti, pare, proprio a Vittorio Missoni, sono stati ritrovati sulla spiaggia di Bonaire, isola delle Antille olandesi. Un altro borsone era stato rinvenuto sulla costa di Curazao.

I quattro amici sono scomparsi, poco dopo il decollo dall’arcipelago di Los Roques, lo scorso 4 gennaio. Da quel momento si sono attivati i soccorsi ma non è stato possibile trovare traccia dell’aereo a causa, anche, della profondità del fondale, che raggiunge anche i 3mila metri, nell’area in cui potrebbe essere caduto. Per una terribile coincidenza, cinque anni fa, sempre un 4 gennaio, un altro piccolo aereo con a bordo otto italiani è scomparso nel nulla. Anche in quell’occasione furono attivate numerose ricerche ma senza alcun risultato. Il mare allora restituì solamente il corpo senza vita del copilota.

Altra strana coincidenza lo squillo di telefoni cellulari che farebbero supporre la permanenza di linea telefonica anche dopo la caduta degli aerei.

Molte le ipotesi, non ultima quella di un sequestro da parte di narcotrafficanti colombiani, che ha fatto sperare ieri e fa sperare oggi che le persone siano ancora vive. Speranze che il trascorrere del tempo rende sempre più labili.

Lo ha detto lo stesso fratello di Vittorio, Luca Missoni, che, continua a dirigere le ricerche con tutti i mezzi ma che considera sempre più probabile l’ipotesi dell’inabissamento dell’Islander con a bordo il fratello e gli altri tre italiani.

E’ quanto aveva detto immediatamente il generale di brigata Ramos, dell’aviazione venezuelana. Secondo il generale Ramos l’aereo sarebbe caduto per cause ignote dal momento che era in buone condizioni e il tempo era normale. Eppure un altro italiano, Giuseppe Scalvenzi, aveva ripreso con il suo smartphone un apparente guasto dell’elica che sembrava perdere colpi. Ma non è detto che sia stato questo il motivo dell’incidente.

Il ritrovamento delle valigie che molto probabilmente sono state trascinate da una corrente di circa20 migliaal giorno sembrano confermare l’ipotesi dell’inabissamento nell’area a nord del Gran Roque.

Ma le ricerche proseguiranno anche grazie ad una nave oceanografica che arriverà dalla Louisiana per cercare traccia sia dell’aereo che è caduto nel 2008 sia di quello che trasportava Missoni, la compagna e due amici.