Il Siena batte una Lazio fantasma

SIENA – Non è Balotelli, ma numeri alla mano rischia di strappargli il ruolo di colpo migliore del mercato di gennaio. Innocent Emeghara, ventiquattrenne nigeriano naturalizzato svizzero, è l’uomo su cui il Siena spera di costruire la rimonta salvezza. Controla Laziol’attaccante arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Lorient ha messo a segno una doppietta: rispetto al collega milanista ha una presenza in più, ma il bottino di quattro reti, tutte su azione, lo sta rivelando all’attenzione dell’intero campionato.

Finisce 3-0, quasi come lo scorso anno, quando il Siena vinse segnando una rete in più.

Che le coppe europee siano un accumulo di tossine nei muscoli dei giocatori appare chiaro: dopo i ko di Juventus e Inter, anchela Lazio, reduce dalla trasferta di Moenchengladbach, vive una serata amara.

Ora l’aggancio del Milan al terzo posto (con 44 punti) è reale. Che sarà una seratacciala Laziolo capisce presto. Passano appena sei minuti e Rubin dalla sinistra pennella per Emeghara nel cuore dell’area: Ciani è in ritardo, Marchetti non può nulla, il Siena è avanti di un gol alla prima occasione.

Il 3-5-2 di Petkovic fa acqua soprattutto sulle fasce dove Konko e Ciani non fermano ma i rispettivi avversari. Il francese fa in tempo a collezionare un giallo per un fallo su Rosina e un’altra mancata chiusura ancora sul trequartista bianconero che sfrutta l’ennesimo traversone di Rubin per infilare il 2-0.

Dopo mezz’ora Petkovic lo toglie, passando al 4-4-2 con l’arretramento di Lulic e l’ingresso in campo di Pereirinha.

La reazione dei biancocelesti è sterile, approssimativa, confusionaria. Candreva ci prova con un paio di conclusioni dal limite, ma la prima finisce a lato, l’altra è ben neutralizzata da Pegolo. Kozak e Floccari, il tandem scelto per l’occasione, non punge mai.

Nella ripresa il canovaccio della partita cambia di poco:la Laziosi sistema in pianta stabile nella metà campo del Siena anche perché i bianconeri arretrano il baricentro. Ma le occasioni latitano: al Siena basta invece il guizzo di Emeghara, bruciante su Biava, per il tocco a scavalcare Marchetti che chiude il conto. Il resto è solo attesa del fischio finale. Aria cupa in casa Lazio: due punti nelle ultime cinque partite sono pochi e fanno suonare il campanello d’allarme.

In tribuna, tra gli altri, anche il tecnico della Juventus, nonché ex allenatore del Siena, Antonio Conte. Si sarà compiaciuto nel vedere la sua ex squadra eliminare dalla corsa scudetto una diretta concorrente. Ma forse anche un po’ preoccupato: il prossimo avversario della Juve è proprio il Siena di Emeghara.

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