Strasburgo, riconosciuto il diritto di adozione alle coppie omosessuali

ROMA – Sebbene la sentenza di Strasburgo sulle adozioni nelle coppie omosessuali non abbia al momento, come spiegano i giuristi, valore in Italia, ha comunque suscitato un vivace dibattito, spaccando la politica.
– La possibilità di adozione alle coppie omosessuali, riconosciuta dai giudici di Strasburgo, opera soltanto – spiega Alberto Gambino, ordinario di diritto civile – per quegli ordinamenti che consentono l’adozione anche alle coppie non sposate, mentre in Italia ciò non è possibile.

Il giurista ricorda che Codice civile e Costituzione italiana ‘’indicano con chiarezza che la diversità di sesso dei coniugi costituisce presupposto indispensabile del matrimonio e che solo a tale forma di unione il legislatore riconosce la possibilità di accedere all’adozione di bambini’’. In sostanza – osserva Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani – ‘’la Corte di Strasburgo lascia liberi i Paesi dell’Unione Europea di decidere se autorizzare o meno i conviventi a procedere all’adozione ma impone a tutti gli Stati di non fare differenze tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Per questa ragione nell’ipotesi in cui in un Paese concedesse l’adozione alle coppie eterosessuali, non potrebbe poi negarla a quelle omosessuali’’

Al di là degli aspetti prettamente giuridici, la decisione della Corte europea ha provocato una valanga di polemiche. Il senatore uscente del Pdl Carlo Giovanardi, rispondendo a una domanda sul siparietto dell’ex premier con la dipendente della Green Power, ha ammesso di essere stato imbarazzato da Berlusconi ‘’ma lo sono molto di più quando si vuole andare contro il diritto naturale, riconoscendo forme di matrimonio che la nostra Costituzione non prevede’’.
Decisa anche la reazione di Pierferdinando Casini:

– Avrò paura il giorno in cui per mostrarmi moderno verrò meno ai miei principi: sono per il matrimonio tra un uomo e una donna e non tra omosessuali. Nell’adozione dei figli io sto dalla parte dei bambini che hanno diritto a una paternità e una maternità.

Riguardo alla possibilità di dare bambini in adozione a coppie gay Silvio Berlusconi ha ammesso di non avere una propria idea. E sul matrimonio tra omosessuali ha spiegato:
– Siamo in linea con la tradizione cristiana e non ci piace pensare a un matrimonio che non sia tra uomo e donna ma si
dovrebbe intervenire sul Codice civile per garantire la tutela dei diritti delle coppie gay.

– Per l’adozione concessa a coppie gay prendo la legislazione tedesca, tale e quale, ha fatto sapere il candidato premier del Pd Pier Luigi Bersani. Dichiarazione che gli ha attirato le critiche della parlamentare Pdl Eugenia Roccella:

– Bersani vuole le adozioni da parte dei gay, il Pdl difende la famiglia.

Perplesso il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri:

– Decisioni astratte e francamente sbagliate non possono mutare la realtà delle cose e cioè come nasce la vita.
La pensa diversamente il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi, il quale ritiene che ‘’anche le coppie dello stesso sesso siano capaci di occuparsi del benessere dei figli in una unione legale permanente”.

– Per l’Europa mamma e papà non esistono più. Rispetto le scelte affettive dei singoli, ma non scherziamo proprio su matrimonio e adozioni gay -, ha scritto su Twitter, Francesco Storace, candidato governatore del Lazio.

Per il senatore Pd, Ignazio Marino, ‘’non si può fare come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. Il prossimo

Parlamento si dovrà occupare seriamente dei diritti civili’’.

E’ ‘’una sentenza che richiama il Parlamento italiano ai suoi doveri’’, commenta Barbara Pollastrini, del Pd. Plausi anche dal segretario del Prc, Paolo Ferrero. Esulta naturalmente il presidente di Gaynet, Franco Grillini.

– Si tratta di una sentenza storica perché cambia il diritto di famiglia dicendo con chiarezza che un bambino ha il diritto di avere un secondo genitore anche in una famiglia di due donne o di due uomini. L’omogenitorialità diventa quindi un dato acquisito.

E se Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, Movimento italiano genitori, ha invitato a non cadere ‘’in derive ideologiche, che ledono i diritti naturali del bambino’’. la Lega Italiana Nuove Famiglie fa notare che ‘’la Corte smentisce clamorosamente i veri e propri veti dei conservatori che da troppo tempo impediscono a molti stati di legiferare in materia’’. E l’associazione radicali Certi Diritti chiosa: ‘’Se qualcuno dei nostri politici avesse la bontà di leggere e capire cosa sta accadendo in Europa sull’uguaglianza tra coppie omosessuali e coppie eterosessuali forse le nostre aspettative per il prossimo parlamento sarebbero diverse”.