12Il papa ha lasciato il Vaticano: “Da ora un pellegrino”

CITTÁ DEL VATICANO – “Non sarò più Pontefice alle otto di questa sera. Sono semplicemente un pellegrino che comincia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra, ma vorrei ancora col mio cuore, col mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, lavorare per il bene della Chiesa e per il bene comune dell’umanitá”. Così il Papa affacciandosi dal balcone di castel Gandolfo.

“Benedetto, Benedetto” e a seguire l’applauso ritmato. E’ stato il saluto dei tantissimi fedeli presenti a Castel Gandolfo.  L’entusiasmo della folla che ha popolato piazza della Libertà a Castel Gandolfo è esplosa quando Benedetto XVI è apparso dal balcone che affaccia sulla piazza. Nel Palazzo pontificio di Castel Gandolfo Ratzinger risiederà per circa due mesi, prima di trasferirsi in quella che sarà la sua nuova residenza, nell’ex monastero di clausura nei Giardini Vaticani.

– Cari amici, sono felice di essere con voi, circondato dalla bellezza del Creato e dalla vostra simpatia che mi fa molto bene -. Cosí, dopo il ”grazie, grazie a voi”, comincia il breve intervento di Benedetto XVI, dal balcone della residenza di Castelgandolfo, rivolto alla cittadinanza. Si tratta dell’ultimo intervento pubblico di Joseph Ratzinger prima di diventare, alle 20.00 italiane, papa emerito.

– Voi sapete – ha ripreso il Papa dopo essere stato interrotto dagli applausi – che questo giorno mio é diverso da quelli precedenti: non sono piú Pontefice Sommo della Chiesa cattolica: fino alle otto di sera lo saró ancora, poi non piú. Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei ancora, …ma vorrei ancora – ha ripreso dopo essere stato interrotto dagli applausi – con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell’umanitá. E mi sento molto appoggiato dalla vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. Grazie, vi imparto adesso con tutto il cuore la mia benedizione. Sia benedetto Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Grazie, buona notte. Grazie a voi tutti”

I media stranieri

Il giorno in cui Benedetto XVI è tornato ad essere Ratzinger. Mettendo da parte le polemiche su alcuni dei cardinali del Conclave la stampa internazionale si concentra sull’addio del Papa analizzandone un pontificato non privo di imperfezioni per la sua ”incompiutezza” sul governo della Chiesa. Alla quale ora – sottolineano i media – per dar vita ad ”una primavera vaticana” occorre un pontefice aperto alla modernità.

In Gran Bretagna ”Il Papa ringrazia il gregge nella sua ultima udienza” è il titolo del GUARDIAN che in un commento intitolato ”I crimini della Chiesa cattolica: non in nostro nome” e firmato da Joanna Moorhead evidenzia che ”sela Chiesaavesse ascoltato i suoi fedeli – e soprattutto le sue donne – avrebbe potuto evitare tanto dolore”.

Il DAILY TELEGRAPH titola ”Si esaurisce il tempo del Papa, l’ultimo giorno di Bendetto XVI nella sua funzione” e in un altro articolo, intitolato ”Un cardinale critica Benedetto XVI nel suo ultimo giorno” riporta le dichiarazioni dell’australiano George Pell, secondo il quale Raztinger ”è stato un maestro brillante” ma ”il governo della Chiesa non è stato il suo punto forte. Preferirei qualcuno che guidila Chiesae la riunisca un po”’. In Francia ”Giornata storica per il Vaticano” è il titolo de LE POINT che si sofferma sull’ultimo giorno di un pontefice e sui suoi possibili successori: una ”dozzina di papabili” che vanno dall’italiano Ravasi al ghanese Turkson fino al brasiliano Scherer. ”Chi guiderà” titola invece LE FIGARO “la barca di Pietro” sottolineando come in queste ore si confrontino ”la tranquilla serenità di un Papa che sa di aver fatto la scelta giusta con la febbrilità in seno al Senato della Chiesa che accusa ancora il colpo”.

In un altro articolo il foglio conservatore riporta l’esito di un sondaggio ai cattolici francesi: ”solo il 6% pensa chela Chiesaesca rafforzata” dal pontificato di Benedetto XVI. ”Un pontificato incompiuto” è infine il titolo di LE MONDE secondo il quale, su alcuni temi, le scelte del pontefice ”sono risuonato come una sorta di rinuncia”. ”Un pontificato per il Vecchio continente” è invece il titolo con cui il tedesco FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG rivede il papato di Raztinger, ”rivolto soprattutto al vecchio mondo” e al quale sono interessate, prima di tutto, ”le questioni classiche della cristianita’ occidentale”.La SUEDDEUTSCHE ZEITUNGsi sofferma invece sul futuro di Ratzinger, caratterizzato da ”questioni di potere e di diritti alla pensione” mentre DIE WELT mette in evidenza ”L’ultima udienza” a Piazza San Pietro. ”Il giorno in cui Benedetto XVI tornerà ad essere Joseph Ratzinger” titola in prima lo spagnolo EL PAIS che in un editoriale si sofferma sull’ ”eredità di un Papa” sottolineando come Benedetto, nei pochi giorni successivi all’annuncio del suo ritiro, abbia ”preso decisioni significative sugli scandali della Chiesa”, nominando un nuovo direttore dello Ior e ”conducendo alle dimissioni” il cardinale O’Brien.

Oltreoceano il NEW YORK TIMES, in un commento, si chiede se ci si attenda ”una primavera vaticana”, nel segno di quelle del mondo arabo. E osserva come ”in questa drammatica situazione alla Chiesa occorra un Papa non intellettualmente ancorato al Medioevo ma aperto alle preoccupazioni della Riforma e alla modernità”. ”Il Papa dà il suo addio a San Pietro” titola infine il WALL STREET JOURNAL mentre il WASHINGTON POST avverte che, dopo l’addio di Ratzinger, ora ”tutte le attenzioni saranno sul Conclave.