Rossi è tornato: “Sono tra i primi quattro”

ROMA – La seconda tornata di test ufficiali della MotoGP in Malaysia disegna le forze in campo del 2013. Allo stato attuale le Honda fanno la differenza anche con il nuovo arrivato dalla Moto2 Marc Marquez. Il leader rimane, come nella prima tre giorni di prove a Sepang di inizio febbraio, Dani Pedrosa che anche nelle simulazioni di gara viste oggi in circuito ha fatto capire che il feeling con la sua Honda c’è nonostante il peso in più che il regolamento ha decretato. Ad inseguire le moto con l’ala sul serbatoio le due Yamaha ufficiali. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi in parata come i due colleghi della Honda, completano il quartetto di testa.

Il maiorchino campione del mondo ha lavorato sodo per cercare di capire e sfruttare al meglio la sua M1, che per alcuni versi ancora accusa qualche mancanza nei confronti della Honda di Pedrosa. Rossi, che nella prima parte di quest’ultima giornata era lontano dalle posizioni di testa, alla fine è riuscito a raddrizzare le cose, risalendo fino alla quarta piazza finale. Negli scorsi test, Valentino aveva chiuso con un terzo tempo, che lo aveva proiettato in prima fila virtuale nella ipotetica partenza per un GP, ieri, invece si deve accontentare della seconda linea.

“Questo test alla fine – ha detto Rossi – è stato positivo perché siamo al quarto posto e non lontano dalla vetta. Stiamo lottando un po’ di più rispetto al primo test anche se siamo stati sfortunati poiché ho sofferto di un piccolo problema elettrico nei giorni scorsi che ci ha fatto perdere un po’ di tempo, oltre ad altre piccole difficoltà. In questi giorni abbiamo cercato di migliorare le nostre prestazioni e abbiamo risolto alcuni problemi, ma non tutti. Il saldo è positivo perchè abbiamo provato altri tre giorni facendo chilometri che ci servono per arrivare sempre più al limite della M1. Ora la prossima tappa per noi sarà Austin in Texas”.

Solola Yamahaela Hondaproveranno in America prima dell’ultima seduta di prove ufficiali di Jerez dela Fronterain Spagna. Il test privato delle due maggiori case giapponesi non sarà seguito dalla presenza della Ducati, che non ha di fatto materiale inedito da dover provare. I piloti della casa italiana hanno fatto progressi e Andrea Dovizioso è già più veloce del ben più esperto Nicky Hayden sulla Desmosedici, ma l’impressione sulla moto italiana è che sia già al suo limite di sviluppo. Tornado ai protagonisti dei test di Sepang, c’è soddisfazione in casa Honda.

“Nel complesso – ha detto Dani Pedrosa, leader dei tempi in Malaysia – la sensazione per i tre giorni passati qui a Sepang è stata positiva. Abbiamo lavorato ancora sugli assetti della moto anche sul bagnato di questa mattina (ieri ndr)”.

Diversa l’analisi di Jorge Lorenzo, che da queste prove si aspettava qualcosa di più del terzo crono.

“Abbiamo fatto una simulazione completa di gara – ha detto Lorenzo – ed è stato un po’ peggio di quanto mi aspettassi, perché abbiamo avuto alcuni problemi con la gomma anteriore in frenata, che non mi dava molta fiducia così ho rallentato un po’ il passo. Le condizioni meteo erano estreme questa volta così è stato più difficile eguagliare la simulazione che abbiamo fatto nel primo test di Sepang”.

L’avvicinamento alla prima gara dell’anno continua perla MotoGPcon i due test di Austin in Texas (a metà marzo) e di Jerez dela Fronterain Spagna a fine marzo, poi finalmente ci sarà la prima gara della stagione, il 7 aprile nella notte del Qatar.

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