Grillo: “Il Parlamento può funzionare senza Governo”

ROMA  – Tra il no a Bersani e il governo del Presidente il Movimento 5 stelle rilancia la strada della prorogatio: proroga del governo Monti per gli affari correnti e attività legislativa completamente affidata al Parlamento fino a nuove elezioni. Il Parlamento ”è sovrano” e può funzionare anche senza governo ricorda Beppe Grillo che dal suo blog attacca i ‘soldatini di piombo’ degli altri partiti e lancia il suo nuovo appello: si approvino subito misure per le Pmi, tagli alle province. Ma anche, e soprattutto, una nuova legge elettorale e l’ineleggibilità di Berlusconi.

”Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani” sostiene il leader 5 Stelle che invita ”la cosiddetta opposizione” a votare in aula anche la legge sul conflitto di interessi, l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze Tv. A sostengo di questo percorso di uscita dalla crisi il M5S interpella anche ‘l’ideologo’ Paolo Becchi che sostiene con forza la centralitaà del Parlamento e della sua potestà legislativa affermando che sulla necessità di avere un governo per far partire la legislatura c’è un ”sovvertimento silenzioso della Costituzione”.

Una strada percorribile per uscire dall’impasse, quindi, ci sarebbe perchè ”il nostro meccanismo costituzionale è tale per cui c’è sempre un governo. E questo che è in prorogatio ci sarà finchè non ne subentrerà un altro”.

Se solo si volesse, dice insomma il M5S, si potrebbe tornare a far lavorare il Parlamento per fare quelle leggi necessarie a tornare al voto tra qualche mese: peccato, sostiene Grillo, che ”in Parlamento vi è un esercito di soldatini di piombo senza voce, con l’eccezione dei parlamentari a 5 Stelle”.

Un nuovo affondo contro gli avversari politici dopo che anche la Presidente della Camera, in seguito alle pesanti parole di ieri, ha stigmatizzato lo ‘stile’ di Grillo. ”Gli insulti non servono per farsi ascoltare” lo bacchetta Laura Boldrini. Ma Grillo se la prende anche con la stampa: questa volta è l’Unità a finire nel mirino per aver titolato, in prima pagina, Patto Grillo-Berlusconi per fermare il cambiamento’. ”Stiamo mantenendo con i soldi di tutti i contribuenti un progetto editoriale di propaganda” attacca dal suo blog il quotidiano di cui ricorda le precarie condizioni di bilancio.

Intanto, mentre i parlamentari si barcamenano tra lavoro parlamentare e sotterranei dibattiti sull’atteggiamento da tenere di fronte all’emergenza istituzionale, la coesione del gruppo, tanto esibita, sembra scricchiolare. Si scatena il finimondo perchè il senatore Marino Mastrangeli interviene ad un talk show, violando il codice di comportamento firmato da tutti i parlamentari 5 Stelle, pena l’espulsione. I deputati fanno fronte comune per stoppare il ‘gossip’ sui malumori verso la capogruppo Roberta Lombardi che intanto, si scopre, resterà formalmente la presidente dei deputati affidando invece alla ‘turnazione’ di tre mesi il ruolo di portavoce.

Nel pomeriggio si diffonde anche la voce, seccamente smentita dai 5 Stelle, che Grillo stia arrivando a Roma. Una senatrice racconta su Fb: Grillo ”ieri lo abbiamo chiamato al telefono mentre eravamo in assemblea”. La parlamentare, Paola Nugnes, esclude che sia stata una chiamata per ‘dettare la linea’ e a sostegno della sua tesi riporta quelle che sarebbero state le parole di Grillo. ” ‘Mi fa piacere ragazzi che mi chiamate’, ha detto, ‘chiamatemi quando volete, vediamoci se volete, ma credo sia giusto che le vostre cose le discutiate tra voi..”. Se il dibattito in rete ferve arrivano anche i commenti dei Vip. Adriano Celentano, fa un appello all’amico Beppe Grillo dalle pagine de ‘la Repubblica’, esortandolo a ”cambiare marcia”. Paolo Villaggio lo esorta invece a dire un ”vaffa…a tutti”

 

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