Etroubles, un borgo tra arte e natura

Il nome latino del luogo era “Stipulae”, paglia, a indicare le stoppe di paglia rimaste sul terreno dopo la raccolta del grano. Fino agli anni Sessanta, era possibile ammirare nelle frazioni di Étroubles ondeggianti distese di frumento e segale, punteggiate del rosso dei papaveri e dell’azzurro dei fiordalisi. Il termine “Étroubles” può derivare dal patois valdostano (un dialetto francoprovenzale) “etrobla”, che significa “campi coperti di paglia”.

La Storia
23 a. C., con la vittoria sui Salassi da parte dell’esercito romano, interessato a controllare il valico del Gran San Bernardo che porta in Svizzera, l’antica Via delle Gallie, ancora oggi visibile in alcuni tratti, diventa un’importante arteria di comunicazione: su questa strada si trova Eudracinum, l’odierna Étroubles, probabile residenza invernale della guarnigione militare romana.

994, il vescovo Sigerico durante il suo ritorno da Roma a Canterbury transita per la Via delle Gallie, che diventerà poi la Via Francigena; passano il valico della montagna, per tutta l’età antica e il Medioevo, armate, mercanti, personaggi illustri, pellegrini.

1050, San Bernardo, canonico e arcidiacono di Aosta, fonda nei pressi del valico l’ospizio, che da lui prende nome, del Gran San Bernardo.

1273, i Savoia autorizzano gli abitanti di Étroubles e Saint-Rhémy ad accompagnare sul colle del Gran San Bernardo i viaggiatori e i mercanti diretti da Aosta in Svizzera; svolgono questo lavoro i marroniers successivamente chiamati Soldats de la Neige, portatori e guide alpine ante litteram che, fino a tutto l’Ottocento, contribuiscono in modo decisivo allo sviluppo dell’economia locale.

1317, è fondato a Étroubles un ospizio per dare ricovero ai pellegrini di passaggio; ancora nel 1699 si contano due camere e due letti.

1783, decade il privilegio della Viérie ou Marronnage che in 510 anni ha fatto la fortuna degli abitanti di Etroubles e Saint-Rhémy.

1800, Napoleone passa il Gran San Bernardo con oltre 40 mila uomini; la sera del 20 maggio arriva a Étroubles, dove si ferma per la notte.

1853, nasce qui la prima latteria sociale, o turnaria, della Valle d’Aosta.

1880, Étroubles comincia a diventare luogo di villeggiatura; nel 1893 esistono già due alberghi.

1904, viene costruita la prima centralina idroelettrica della Valle del Gran San Bernardo da Césarine Bertin.

Il prodotto del borgo
Regina incontrastata dei sapori di Étroubles è la fontina, formaggio DOP fabbricato con latte intero di mucca di razza valdostana. Le fontine d’alpeggio, in particolare, più ricche di gusto e profumi, sono celebrate come le migliori della Valle d’Aosta, grazie ai pascoli incontaminati e alla perizia dei casari.

Il piatto del borgo
E’ la zuppa con fontina e pane nero. La preparazione e la cottura del pane rappresenta uno degli appuntamenti più importanti per tutta la comunità. Con la parola “pan ner” si definisce il pane di segala e frumento che era la base dell’alimentazione della famiglia. Questo pane si conserva a lungo sui ratelì (rastrelliere del pane). Il pane si cuoce nel forno a legna comunitario una sola volta durante l’anno nel mese di novembre ed è conservato essicandolo.

La scheda del borgo
Provincia di Aosta

Come si raggiunge
In auto:
A4 Torino-Aosta uscita Aosta Est direzione T2 (Traforo del Gran San Bernardo) capoluogo al km 16 della S.S. 27

In treno:
Stazione di Aosta, poi autobus per Étroubles.

 

 

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