Il Venezuela attende i risultati delle elezioni per il nuovo Presidente

CARACAS:- Una giornata importante, quella che si è svolta oggi in Venezuela, importante per la sua democrazia e importante per il suo futuro.

A pochi mesi dalle passate elezioni presidenziali che si sono svolte lo scorso 7 ottobre e che avevano riconfermato Hugo Chávez alla Presidenza, di nuovo i venezuelani sono stati chiamati alle urne a seguito della scomparsa del Presidente Chávez avvenuta lo scorso 5 marzo.

Due i candidati più importanti, Nicolás Maduro per il governo ed Henrique Capriles Radonsky per la coalizione dei partiti dell’opposizione, due candidati che hanno avuto solo 10 giorni per presentare le loro proposte elettorali. L’affluenza è stata molto alta, simile a quella delle elezioni dello scorso 7 ottobre, quando si era attestata ad un 80,56 per cento, e ancora una volta  il popolo venezuelano ha mostrato la sua grande voglia di democrazia e il suo senso civico. Nonostante ciò non sono mancati momenti di tensione a causa di gruppi che hanno cercato di seminare timore tra i votanti e in alcuni casi sono state denunciate irregolarità di diverso tipo. Secondo un’informazione data dal generale Wilmer Barrientos, Capo del Comando Strategico Operativo, 43 persone sarebbero detenute per essere incorse in delitti elettorali.

I seggi che non avevano persone in fila in attesa di votare avrebbero dovuto essere chiusi alle 18,30. In realtà quasi nessuno ha sospeso le proprie attività a quell’ora e a pochi minuti dalle 20 solo il 54 per cento dei seggi aveva trasmesso i dati alla sala di totalizzazione del Centro Nazionale Elettorale.

Nell’attesa dei primi risultati i responsabili della campagna dei due gruppi ha dato dichiarazioni in conferenza stampa. Entrambi hanno detto che avrebbero riconosciuto la vittoria dell’altro qualora fosse risultata anche per un solo voto di differenza, ma entrambi hanno anche detto che avrebbero difeso con ogni mezzo la propria vittoria. Intanto il portavoce del candidato Nicolás Maduro ha invitato gli elettori a dirigersi verso il Palazzo di Miraflores, sede della Presidenza, per aspettare il nuovo Presidente mentre gli altri chiedevano alle persone di restare davanti ai seggi per difendere la trasparenza del voto.

Nell’aria si respirava grande nervosismo e molta aspettativa da parte di tutti. Un’aspettativa particolarmente ansiosa dal momento che negli ultimi anni la spaccatura tra due diverse visioni del paese si è acuita enormemente seminando odi e rancori che toccherà al nuovo Presidente cercare di ricucire.

Alle 20,41 il Console Giuseppe Davoli ha lanciato un twitter invitando i connazionali a “restare in casa nel corso della serata e della notte e attenersi alla massima prudenza”.

Intanto alle 21,30, alcune fonti indicano che non sarà dato nessun bollettino ufficiale fino a che non saranno contati anche i voti dei venezuelani residenti all’estero. Questo dato lascia intendere che la differenza tra i due candidati è davvero molto scarsa tanto che i voti dei venezuelani all’estero potrebbero definire il risultato finale.

 

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