La grande festa di Maggio

PRATOLA PELIGNA:- Tanti sono in Venezuela e in tanti altri paesi del mondo, i connazionali originari di Pratola Peligna, ridente cittadina abruzzese che si stende nella conca Peligna. Come sempre accade all’interno delle nostre collettivitá abitudini e tradizioni della terra d’origine si tramandano di generazione in generazione e permangono con tanta o piú forza di quanto avvenga in Italia. I nostri pionieri sanno bene quanto siano importanti le radici e lo sanno anche i loro figli e nipoti.

Tra le tradizioni piú amate dai pratolani sia quelli che vivono in Italia sia quelli che risiedono all’estero c’é senza dubbio quella della Madonna della Libera.

Racconta la leggenda, che durante una epidemia di peste, avvenuta nell’anno 1456, un umile contadino sognò con la Madonna liberatrice che gli annunciava la fine della terribile epidemia.

Quando l’uomo aprì gli occhi, completamente sveglio, tra le rovine di una chiesa dove s’era rifugiato, diresse lo sguardo verso una commovente bellissima immagine dipinta della Vergine Maria, implorandola con intenso amore: “Madre, liberaci!”. Poi, l’epidemia che aveva falciato tante vittime cessò e l’immagine della venerata Madonna fu trasportata in paese e collocata nella nuova chiesa appositamente eretta per ospitarla, venerarla e ringraziarla dei tanti miracoli ricevuti.

Un mese per celebrare
A Pratola Peligna i festeggiamenti in onore della Madonna della Libera durano praticamente per tutto il mese di Maggio, anche se il clou è rappresentato dalla prima domenica del mese. Essi vengono di fatto iniziati il pomeriggio del venerdi precedente la prima domenica di Maggio, con l’arrivo della “compagnia” di Gioia dei Marsi. La mattina del sabato, in una atmosfera di indescrivibile phathos, c’è l’esposizione della statua della Madonna. E’ un rito che si ripete da sempre e che da sempre suscita le stesse profonde emozioni nei fedeli presenti. Dopo la Messa, officiata dal Vescovo di Valva e Sulmona, si svolge una limitata processione al Rione Valle Madonna. La prima domenica di Maggio, con l’arrivo di tanti tanti altri devoti, Pratola offre uno spettacolo indescrivibile di vita festosa, di movimento frenetico, di bancarelle che espongono e vendono le cose più diverse, in un andirivieni di gente che stordisce. La domenica mattina, i membri del Comitato dei Festeggiamenti, con gli onori della banda musicale, si recano prima a prelevare il Presidente del comitato feste e poi la “Mastra”, che viene solennemente accompagnata fino al Santuario dove si celebra la Messa. Al pomeriggio, grande processione per tutto il paese. I festeggiamenti si concludono la domenica quando le ombre della sera mettono in rilievo la fastosità delle luminarie, poste lungo le strade, ed il palco in Piazza Garibaldi, su cui piú tardi si esibisce il tradizionale concerto bandistico. Per l’ottavario, il sabato pomeriggio si ripete l’esposizione della statua della Madonna, particolarmente riservata ai pratolani con una breve processione all’interno del Santuario. Purtroppo, il Santuario tanto amato dai fedeli ha sofferto varie lesioni a causa del terremoto avvenuto nella Regione Abruzzo lo scorso 6 aprile del 2009. Possiamo renderci conto dei danni, observando varie crepe nelle mura e la caduta di alcuni pezzi della cupola.
La domenica seguente, poi, si svolge una processione, che ogni anno tocca un rione in cui non è passata la processione della prima domenica. Nei giorni dell’ottavario hanno luogo interessanti manifestazioni religiose, civili e culturali, con concerti musicali in cui si esibiscono cantanti o complessi musicali d’attualità. Le feste pratolane di maggio sono da tempo un importante punto di riferimento, a livello sia religioso che profano. Fra quelli che ne hanno scritto, va ricordato in modo particolare Thomas Ashby, nel suo Festivals in the Abruzzi, 1918-1919.

Anche in Venezuela
Evviva la Madonna della Libera!
CARACAS:- La nostra collettivitá si prepara a celebrare come ogni anno la Madonna della Libera la prossima domenica 19 maggio nella Chiesa Madonna di Pompei.

Il programma prevede la Santa Messa alle 10,30, seguita dalla Processione alle 11,30.

Di ritorno dalla Processione per tutti i pratolani e i loro amici sono previsti deliziosi spuntini tradizionali come la famosa pizzella o i panini di porchetta e poi balli e musica folcloristica regionale dell’Abruzzo.

Come sempre in questi casi alla devozione religiosa si unisce il piacere di stare insieme, di ritrovarsi fra amici e di farne di nuovi.

Proprio per questo invitiamo tutti a partecipare in allegria.

Giusi Liberatore