“Oasi di Pace” nel cuore di Caracas

CARACAS.- Piscine, campi di calcio, prati verdeggianti invitanti oasi tra la magica vegetazione che accarezza, come un prezioso gioiello, la nostra massima Istituzione.

Ne abbiamo per tutti i gusti: chi vuole nuotare, chi giocare “Dominò”, altri che preferiscono le “Arti Marziali” e quelli che amano rilassarsi praticando “Yoga”.

In un ambiente esclusivo e conciliante, i Soci del nostro bel Centro Italiano Venezolano, oggi presieduto da Pietro Caschetta, riescono a mettere “da un lato” almeno per alcune ore, le ricorrenti tensioni quotidiane di questa confusa e violenta metropoli venezuelana.

Caracas, quella che una volta noti architetti denominarono: “La città dai tetti rossi”, oggi è cambiata, crescendo in maniera forse un po’ “inumana”.

Tenendo quindi conto, di tanti fattori purtroppo noti a tutti gli abitanti della grande metropoli, poter contare con la pace, la tranquilla accoglienza del nostro Centro Italiano Venezolano, significa come varcare “la soglia del Paradiso”.
Mentre i nostri piccoli corrono senza timore ed i più anziani approfittano per passeggiare apprezzando il copioso verde degli alberi che giocano a far scorrere una brezza soave per chi desidera meditazione e riposo, ci allontaniamo come per incanto dalla città divenuta ormai davvero pericolosa e invivibile….rallegrandoci della meravigliosa idea che ebbero i nostri beneamati pionieri, (i cui nomi figurano ben allineati all’ingresso dell’Edificio principale del C.I.V.), di fondare un luogo ove incontrarsi, sostenere le proprie origini, andarne fieri, far giocare figli e nipotini e rispettare alla lettera le antiche usanze e tradizioni delle proprie Regioni d’appartenenza.

Il Centro Italiano Venezolano, che sa raccontarci fedelmente le nostre storie, rappresenta lo specchio della presenza italiana in questa seconda Patria venezuelana e, oggi più che mai, un luogo caro, sicuro e distensivo ove per qualche ora riusciamo a dimenticare l’incertezza e la paura che quotidianamente ci accompagnano mentre percorriamo le strade di questa Caracas che oggi non sa più sorridere.

 

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