Napolitano rieletto Presidente al sesto scrutinio

ROMA:- Ancora una volta Napolitano salva l’Italia. Rieletto con 738 voti è il primo Capo di Stato a salire sul Colle per la seconda volta.

“Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Naturalmente, nei colloqui di questa mattina, non si è discusso di argomenti estranei al tema dell’elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica in una nota diffusa dal Quirinale.

Il giuramento si svolgerà lunedi prossimo e la cerimonia avverrà a Montecitorio alla presenza dei Grandi Elettori.

Una standing ovation ha seguito le parole della Presidentessa della Camera Laura Boldrini nell’annunciare la votazione che dava 738 voti a Napolitano e217 aRodotà. Il “Grande Vecchio” o il “vecchio-nuovo” come più giustamente è stato ribattezzato, ha dimostrato grande senso dello Stato e la sua rielezione è uno schiaffo morale a chi avrebbe voluto mandarlo in pensione. Grillo urla, tanto per cambiare, e minaccia una “marcia su Roma” che Rodotà per primo condanna. Parla di “golpe”, affermazione che provoca l’immediata reazione dei Presidenti di Camera e Senato. “Non è accettabile che venga qualificato con l’etichetta infamante di ‘golpe’ il percorso limpidamente democratico che ha portato all’elezione del Capo dello Stato”, hanno affermato in una nota congiunta, Laura Boldrini e Piero Grasso.

In aula Bersani scoppia in lacrime. Dopo lo sbandamento del Pd, incapace di trovare un accordo sui nomi di Marini e di Prodi,  per primo era salito al Colle per chiedere al Capo dello Stato di ricandidarsi. Poi, di fronte alle garanzie chieste da Napolitano, ha accettato la possibilità di un esecutivo di larghe intese.

Soddisfazione ha espresso il Presidente della Commissione UE Josè Manuel Barroso che nel congratularsi con il rieletto Capo di Stato ha detto: “Sono certo che sotto la sua nuova presidenza l’Italia, nel solco della sua tradizione europeista, continuerà a dare il suo decisivo contributo al nostro comune ideale europeo”.

Non resta che dire, con un gran sospiro di sollievo, AUGURI PRESIDENTE.