Manovra in arrivo, pressing dell’Europa sulle comperture

ROMA  – Il governo deve mettere in campo alcune misure subito. La sospensione dell’Imu a giugno e le risorse per la Cig in deroga sono tra queste. Ma c’è anche lo stop all’aumento dell’Iva. Un pacchetto da circa 6 miliardi di euro, che dovrebbe prendere la forma del decreto legge.

La Commissione Ue si aspetta entro metà mese, cioè nel giro di dieci giorni, che il governo presenti il programma di stabilità aggiornato, con le compensazioni di queste misure. Ma non c’è più tempo da aspettare anche per il lavoro. Una priorità che è stata indicata ieri anche dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni.

Parlando nell’Aula della Camera, dove era in discussione il Def, ha confermato l’arrivo del decreto con le prime misure. E se le risorse per sospendere l’Imu, evitare l’aumento dell’Iva e per garantire la Cig in deroga sono le emergenze già indicate dalla maggioranza, Saccomanni dice che ”se possibile” ci saranno nel dl anche le prime misure per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro.

Nel provvedimento potrebbero rientrare dunque aumenti delle agevolazioni fiscali per l’assunzione dei giovani, come anche minori paletti per i contratti a termine. Dopo il via libera al Def, il documento programmatico, il governo metterà mano alla ‘manovrina’ in un contesto in cui le previsioni per l’economia italiana sono ancora ”incerte e fortemente influenzate dallo scenario economico internazionale”, come detto dal ministro dell’Economia.

Segnale di queste incertezze è il dato sulle entrate tributarie nel primo trimestre: ammontano a 87,7 miliardi di euro con una flessione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica il ministero dell’Economia commentando però che nonostante la crisi ”il gettito tiene”. Tra le ipotesi che si cerca di verificare in queste ore, anche la possibilità di chiedere più tempo per il pareggio strutturale. Ma da Bruxelles arrivano segnali non positivi rispetto a questa ipotesi.

– Per l’Italia raggiungere il pareggio di bilancio strutturale è molto importante alla luce del debito molto elevato del Paese – ha detto il portavoce del commissario Olli Rehn -. L’abrogazione della procedura per deficit eccessivo richiede un deficit sotto il 3% per quest’anno e per il prossimo, quindi guardiamo soprattutto a questo e insistiamo che il programma di consolidamento dei conti sia accompagnato dalle riforme essenziali per rafforzare l’economia italiana.

Il commissario e il ministro Saccomanni ”sono in contatto, hanno discusso del programma di stabilità, aspettiamo nelle prossime settimane i dettagli, in tempo per fare una valutazione il 29 maggio con le raccomandazioni specifiche per Paese”.

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