“Los Alteregos” mietono successi in tutto il Venezuela

CARACAS:- La musica del complesso “Los Alteregos” conquista il Venezuela. Dopo le presentazioni del disco “Lo que dejas atràs” a Maracaibo e Caracas, ora proseguono “El Camino” in altre città del Venezuela. Prossima tappa Acarigua, nello stato Portuguesa. Ma le loro canzoni che già sono amate dai nostri giovani li precedono e quindi il successo è assicurato.

All’interno della band troviamo due figli di italiani, Gianluigi Borrelli (Gigi) che è cantante, compositore di alcune canzoni e chitarra acustica, e Gabriele Cannita, prima chitarra. Insieme a loro suonano  Kenny Tapia (Batteria e coro), Armando Bohórquez (basso) e José Suarez (Chitarra ritmica).

Gigi è originario di Agropoli, bellissima cittadina della costa salernitana. La sua famiglia, che segue con attenzione il successo del figlio, vive ad Agropoli (solo una sorella si è trasferita a Pescara) e il padre gestisce il famoso “Ristorante Borrelli” che appartiene alla famiglia da quattro generazioni. Praticamente tutti, a casa di Gigi, sono impegnati nell’area del turismo e della gastronomia e non potrebbe essere diversamente dal momento che Agropoli è uno dei posti turistici più belli d’Italia.

Come tutti gli italiani, anche Gigi, è tifoso di calcio e la sua squadra preferita è la Juventus, per cui ora è particolarmente felice dal momento che i suoi bianconeri hanno vinto lo scudetto. “I miei idoli – confessa – sono Roberto Baggio e Gianluigi Buffon”.

Del suo essere italiano, della sua cultura d’origine, Gigi conserva soprattutto il senso della famiglia, il rispetto per la gerarchia familiare, il senso di solidarietà tra tutti i suoi componenti, quell’aiutarsi sempre e comunque fin nelle piccole cose. Alcune tradizioni hanno segnato la sua vita e, considerando che per ogni italiano il momento in cui ci si siede a tavola, è quasi un momento “sacro”, sia lui sia gli altri membri della famiglia mantengono la tradizione di rispettare gli orari, sedere quando siede il padre e alzarsi quando quest’ultimo lo permette. Ma gli insegnamenti che Gigi si porta dentro e che lo hanno aiutato ad arrivare dove è arrivato, ad essere coerente con i suoi sogni e a lottare per essi è il senso del lavoro e della disciplina che ha ricevuto dai suoi. Sa bene che nella vita nulla ci viene regalato ma che ogni successo, ogni meta va perseguita con forza e determinazione.

Anche il giovanissimo Gabriele Cannita, 23 anni, prima chitarra e laureato in ingegneria civile, ha sangue italiano da parte di tutti i nonni che sono partiti dall’Abruzzo, dalla provincia di Teramo e sono emigrati in Venezuela. Ed è grazie alle nonne che nella sua casa si mantengono tradizioni culinarie (Gabriele ama gli spaghetti alla ghitarra, il timballo, le polpette e le crispelle in brodo) ma non solo anche quel senso della famiglia e del lavoro di cui parlava anche Gigi.

È tifoso del Milan ma la sua grande e vera passione è il rock. La musica è il grande motore della sua vita e Gabriele ha trovato all’interno della band “Los Alteregos” uno spazio in cui esprimere tutto l’amore per il rock e grande creatività con la chitarra, il suo strumento del cuore.

Ieri erano i figli dei pionieri, oggi sono i loro nipoti ad eccellere e portare in alto, in questo paese, un nome con radici italiane.

Chi vuole seguire i passi degli “Alteregos” può farlo via twitter @LosAlteregos, in Facebook nella loro Fan page: AlterEgo o nella pagina web www.losalteregos.com.

Giuditta Tazzi

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