Fortune 500 – Apple per la prima volta in “Top 10”, entra Facebook

NEW YORK  – Tempi così così per Apple, alle prese con una feroce concorrenza che minaccia un predominio assoluto esercitato per anni. Nonostante ciò, la casa di Cupertino per la prima volta entra nella ‘top ten’ di Fortune 500, la classifica stilata ogni anno dal magazine finanziario statunitense e in cui compaiono le 500 aziende americane che hanno fatto registrare il maggior fatturato e il maggior numero di utili.

Il marchio della Mela – guidato da un Tim Cook che in molti danno in uscita – con un fatturato di oltre 156 miliardi di dollari e utili per quasi 42 miliardi ha compiuto un balzo dal diciassettesimo al sesto posto, grazie al successo dei suoi ultimi prodotti, dall’iPhone 5 all’iPad Mini. Niente male per un 2012 partito bene ma poi costellato da crescenti difficoltà a Wall Street, dopo il picco di 700 dollari ad azione registrato lo scorso settembre.

Il gruppo fondato di Steve Jobs nella prestigiosa classifica scavalca colossi di grande calibro del settore bancario, dell’auto, delle telecomunicazioni: da JPMorgan a Bank of America, da Ford a General Motors, da AT&T a Verizon. Davanti, in testa alle 500, si conferma l’impero della grande distribuzione Wal-Mart, con un fatturato di oltre 469 miliardi di dollari e utili per 17 miliardi. La ‘rivale’ di Cupertino Exxon Mobil – che ha di nuovo superato Apple come azienda più ricca del mondo – si piazza al secondo posto con un fatturato da 450 miliardi di dollari e utili per oltre 44 miliardi. Ma la Silicon Valley mette a segno un altro importante risultato, con l’ingresso tra le 500 della neo-quotata Facebook, al posto numero 482: il social network fondato e guidato da Mark Zuckerberg, matricola in Borsa, nonostante la travagliata ipo ha fatto registrare lo scorso anno – in cui ha raggiunto il miliardo di iscritti – un fatturato da 5,1 miliardi di dollari e utili per 53 milioni. Al trentacinquesimo posto Microsoft, che nell’anno del lancio di Windows 8 e del tablet Surface ha ottenuto un fatturato di 73,7 miliardi di dollari e utili per quasi 17 miliardi.

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