A Matera vince il tedesco Degenkolb

MATERA – Finale da brividi, di quelli che tengono col fiato sospeso, per la quinta tappa del Giro d’Italia, da Cosenza a Matera di 203 km. Ha vinto il tedesco John Degenkolb velocista della Argos-Shimano, che si è affermato dopo una rimonta a perdifiato, al termine di un percorso difficile e reso scivoloso dalla pioggia, che ha anche causato una caduta di massa a poche centinaia di metri dall’arrivo, quando stava per partire lo sprint.

Luca Paolini, pur con qualche rischio, ha conservato per il terzo giorno la maglia rosa conquistata sul lungomare di Marina di Ascesa, nel cuore della Calabria.

Degenkolb è riuscito a rimontare l’italiano Canola, che è letteralmente crollato negli ultimi 250 metri, partendo lungo e andando in pochi metri fuorigiri, dopo che una caduta nella penultima curva lo aveva lanciato verso un successo insperato, stravolgendo le gerarchie di uno sprint che si sarebbe disputato senza Mark Cavendish, troppo attardato rispetto al gruppo di testa. Marco Canola si trovava fra i primi e stava lavorando per preparare il terreno al bis di Enrico Battaglin, reduce dal successo di martedì. Si è trovato con grande sorpresa da solo in testa alla corsa, ha stretto i denti, ha sbuffato, ha dato tutto quello che aveva, ma non è riuscito a evitare che il tedesco mettesse la freccia e lo sorpassasse a velocità doppia, forse anche tripla, per presentarsi sotto il traguardo della città dei sassi a braccia alzate, con un vantaggio rassicurante. Il povero Canola è stato poi risucchiato da altri corridori, dal momento che Degenkolb ha preceduto lo spagnolo Vicioso, poi Martens, Henao e Trentin.

Un finale imprevisto, ma non imprevedibile, che conferma come questo Giro d’Italia – almeno nelle prime tappe – sia una specie di terra di nessuno, nell’attesa della cronometro destinata a rivoluzionare la classifica, a Gabicce. Il Giro proseguirà oggi con un’altra tappa riservata ai velocisti: una ‘passerella’ a tutta, fra Mola di Bari e Margherita di Savoia, in 169 chilometri interamente pianeggianti, con un circuito da ripetere due volte.

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