Pressing Usa su Europa: “Bisogna spingere sulla crescita”

AYLESBURY (INGHILTERRA) – Il G7 finanziario in Inghilterra si apre preceduto da un appello per l’Europa proveniente da Oltreoceano.

– Con gli europei siamo impegnati a trovare un maggior equilibrio tra austerity e crescita. Ma l’Europa deve fare meglio – dice il segretario al Tesoro americano, Jack Lew, mentre a Hartwell House, immersi nella campagna inglese nel Buckinghamshire, giungono i ministri finanziari e i governatori della banche centrali per la riunione informale – che si conclude oggi – presieduta dalla Gran Bretagna e preparatoria del vertice G8 di giugno in Irlanda del Nord.

Per l’Italia il governatore della banca centrale Ignazio Visco insieme con il ministro Fabrizio Saccomanni. Quest’ultimo arriva direttamente da Palazzo Chigi dove ieri mattina si è tenuto il vertice di maggioranza voluto dal presidente del Consiglio Enrico Letta. E qui, ad un’ora da Londra, ad attenderlo il ‘confronto’ con i colleghi del G7 che è l’esordio internazionale per Saccomanni come ministro.

Poi l’Eurogruppo, lunedì a Bruxelles, dove presenterà le priorità economiche dell’Italia e le sue linee strategiche. In mezzo il ‘ritiro’ nell’abbazia di Sarteano domani con il governo.

– Ed è lì che – dice Saccomanni ai giornalisti all’arrivo a Hartwell House – si discuterà anche del decreto su Imu e cassa integrazione.

Sulla tempistica aggiunge soltanto :

– Arriverà all’inizio della prossima settimana. Siamo sulla buona strada.

Intanto i temi austerità e crescita restano centrali nel consesso G7, ed è intorno a questi che sembrano emergere messaggi anche verso l’Italia. Alcuni particolarmente chiari, come nel caso del ministro della Finanza tedesco, Wolfang Schaeuble, che ribadisce:

– E’ importante che le politiche economiche trovino un equilibrio tra rigore e rigore e crescita.

Torna poi sui tassi di cambio che, dice ”non sono strumento adatto per stimolare la crescita”. Per l’Ue a ad Hartwell House c’è il commissario per le politiche monetarie Olli Rehn. Anche il suo messaggio non lascia spazio a dubbi e fa eco all’invito di Schaeuble sottolineando:

– Ciò di cui abbiamo bisogno in Europa è crescita sostenibile e creazione di lavoro oltre a progressi su riforme strutturali, che devono essere intensificate in paesi come Francia, Italia e Spagna.

Resta tuttavia il nodo – e non è un dettaglio – della fiducia. Lo ricorda il presidente della Bunesbank, Jens Weidmann, indicandola come premessa indispensabile per la crescita.

– Bisogna mantenere le promesse per la riduzione del deficit – precisa.

I sette grandi non mancano di soffermarsi anche sulle tensioni generate dai cambi con lo yen sceso ai minimi sul dollaro ed euro.

– Ma non si parli di guerra valutarie – dice ancora Rehn.

L’auspicio poi è anche che da questa riunione si possano segnare progressi verso l’unione bancaria:

– Da questo vertice ci aspettiamo un buon progresso nel recuperare fiducia sui mercati finanziari e nel fare andare avanti l’Unione Bancaria – ha detto il presidente dell’Erogruppo Jeroen Dijsselbloem – su questo argomenti dobbiamo lavorare in fretta per raggiungere risultati entro l’estate.

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