Ue, i giovani vedono un futuro nero

BRUXELLES – Il futuro è nero per i giovani europei, anzi, nerissimo nel terreno oggi friabile del lavoro e dell’economia. E a guidare la classifica del pessimismo sono di gran lunga i giovani italiani. Si respira invece un minimo di ottimismo, tra i ragazzi del vecchio continente, nelle relazioni umane, nella salute e nella possibilita’ di vivere in un mondo in pace e piu’ pulito. A prendere il polso alla gioventu’ europea e’ stato l’istituto Gallup tramite 5.500 interviste telefoniche a ragazzi di piu’ di 15 anni di Italia, Germania, Francia, Spagna, Polonia e Gran Bretagna, i 6 paesi che raccolgono il 70% della popolazione comunitaria. Il risultato, confrontato con un’analoga indagine svolta nel 2011, dipinge un continente pessimista: ”Gli ultimi dati di Gallup mostrano che l’ottimismo e’ collassato”, e’ l’analisi di Debating Europe, il think tank che presenta oggi lo studio. A pesare la situazione economica con la certificazione che, per la prima volta dalla fine della II Guerra Mondiale, le nuove generazioni pensano che vivranno peggio, in particolare economicamente, dei loro genitori. A guidare la caduta dell’ottimismo gli italiani: il 92% è convinto che avra’ meno possibilita’ di avere un lavoro sicuro dei loro genitori, contro il 78% degli spagnoli (che pure vantano una disoccupazione superiore), il 71% dei francesi, il 63% dei britannici e il 62% di tedeschi e polacchi. L’87% dei giovani italiani pensa che non avra’ un lavoro soddisfacente, il 93% che non avra’ una pensione sicura e il 92% che avra’ un salario minore di chi l’ha messo al mondo. Gli italiani sono anche i meno ottimisti sull’ambiente, il 61% crede che vivra’ in un mondo meno pulito di quello dei genitori, il 63% che il mondo sara’ meno pacifico e sicuro (in controtendenza con i pari eta’ degli altri Paesi), il 51% che avra’ una vita piu’ corta e meno sana.