Saragò è il nuovo allenatore del Caracas

CARACAS –  Il consiglio direttivo del Caracas Fc ha confermato nel pomeriggio di ieri una notizia che circolava da tempo, Eduardo Saragò ha firmato un contratto che lo legherà ai “Rojos del Ávila” fino al 31 maggio del 2014.

I sogni del calciatore italo-venezuelano Eduardo Saragò finirono molto presto. Era un bravo attaccante dai piedi buoni. Giocava nella Primavera del Caracas quando una serie di infortuni lo costrinsero ad appendere gli scarpini al chiodo. Un colpo durissimo per il ragazzo Saragò che voleva fare del calcio giocato una professione. Restava solo una strada per continuare a vivere la sua passione: allenare. Non sappiamo dove sarebbe arrivato il calciatore Eduardo Saragò, ma nella breve carriera da allenatore ha dimostrato di aver fatto la scelta giusta. A 31 anni è uno degli allenatori più giovani della Primera División venezuelana.

Nel nuovo ruolo di allenatore ha cominciato subito con le vittorie: a 26 anni, sulla panchina del Zamora, squadra con cui disputa un ottimo Torneo Clausura nel 2008, riesce a battere 2-0 in casa il Deportivo Táchira, conquistando alla fine un onorevole settimo posto. La gesta di Saragò non passano inosservate, tanto che fu assunto dal Deportivo Italia, squadra con cui vinse subito l’Apertura 2008.

Nel giugno 2011, si trasferisce al Deportivo Lara e con la squadra baquisimetana vince tutto quello che si poteva nella Primera División: due ‘torneos cortos’ (Apertura 2011 e Clausura 2012), più una serie di record nella serie A criolla. Poi prima del Torneo Clausura 2012, il divorzio dal Lara, e Saragò non allena durante questo periodo. Ieri l’abbraccio con Phiellip Vallentinier (presidente del Caracas) che ha dato l’annuncio dell’arrivo.

“Sono molto felice di ritornare al Caracas Fc, dato che è la migliore organizzazione del paese. E’ un club che ha le idee chiare, cosa che normalmente non trovi in tutte le squadre in Venezuela” spiega il neo allenatore della squadra capitolina.

“Ho una felicità enorme. Sempre sono stato tranquillo, pensando che le cose sarebbero andate per il verso giusto”. Poi, parlando dei rumors che lo vincolavano con la panchina dei ‘rojos del Ávila’ prima della conclusione del Torneo Clausura, Saragò è rimasto sempre neutrale, senza dare dichiarazioni su quella situazione. “Ho sempre preferito mantenermi al di fuori di polemiche fuori posto, senza dichiarare per rispetto a chi siedeva in questa panchina prima di me. Adesso ho la possibilità di guidare il Caracas e devo dire che ho lavorato molto per raggiungere questo obiettivo”.

Com’è noto a tutti, nel Caracas si punta tanto sul settore giovanile e la Primavera, da dove usciranno i futuri campioni che difenderanno la maglia della squadra della ‘Cota 905’. Saragò conosce bene questo ambiente, lui ha allenato nella sua giovane ma promettente carriera il settore giovanile dei ‘rojos del Ávila’. “Io ho lavorato da diversi anni con i settori giovanili e so come funziona questo processo che attualmente sta vivendo il club. Durante la mia carriera ho lavorato sempre con la Primavera e per questo motivo non avrò problemi. Sarà bello inculcare  loro la mia forma di vedere il calcio ed aiutarli a crescere professionalmente”

L’allenatore di origini calabresi ha una specialità tutta sua, i calci piazzati, ed ora vedremo se riuscirà a portarla anche al Caracas. Una vera fissazione, ha inventato almeno trenta schemi diversi per punizioni e corner, con giocatori che partono dalla propria area e approfittando di blocchi e contro blocchi arrivano al tiro. Sono ore e ore passate sul campo con i ragazzi, che alla fine hanno portato gol e successi. Riuscirà ad avere la stessa applicazione da Edgar Jimenez e Juan Guerra?

Per concludere, Saragò nel comunicato stampa emesso del Caracas, ha mandato saluti ai tifosi dei ‘Rojos’ che sempre lo hanno elogiato e desiderato sulla panchina del club. “Voglio ringraziare i tifosi che sempre hanno mostrato stima nei miei confronti. Da parte mia c’è molta ammirazione verso la ‘barra’ che ho visto crescere stagione dopo stagione, dato che l’ho vissuta anche come giocatore. Il Caracas non solo è una instituzione per i meriti sportivi, ma anche grazie ai suoi tifosi”, ha concluso il neo allenatore dei Rojos.

Adesso, non resta che aspettare e vedere se Re Mida Saragò riuscirà a colpire nuovamente con il suo tocco magico e far ritornare il Caracas alla gloria che merita per il suo blasone.

 Fioravante De Simone