Festival Cinema Italiano. La nostra complicata realtá nelle immagini del suo cinema

CARACAS.- Attesissimo, da quanti amano la settima arte, inizia questa sera il Festival del Cinema Italiano 2013 organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Venezuela, dal Consolato Generale d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Caracas. I nostri film saranno presentati nel “Trasnocho Cultural”   fino al 6 giugno.

Molto si è parlato di questo evento culturale che, attraverso il grande schermo, offre uno spaccato della realtá italiana, mostra gli interrogativi che si pone la nostra società, le sue speranze e delusioni. Sono film che seguono la tradizione del grande cinema, quello in cui un’Italia forse piú semplice applaudiva con orgoglio Anna Magnani in “Roma città aperta”, o sognava con le immagini di Fellini, di Scola e tanti altri.

Un’Italia molto cambiata appare nei fotogrammi dei film piú recenti e come sempre il cinema ci racconta, ci parla di noi e in esso vediamo riflessi i malesseri attuali ma anche la speranza. Attraverso le immagini dei nostri cineasti possiamo anche capire quanto é stato fatto e quanto ancora si potrebbe fare per migliorare il futuro di tutti.

La Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura dott.ssa Peddi, ha spiegato in modo schietto, colto e brillante nel corso della conferenza stampa dello scorso mercoledì 22 presso  il Centro Cultural Trasnocho, gli argomenti trattati in ciascuna pellicola: “L’arrivo di Wang”; “Una famiglia perfetta”; “La città ideale”; “Pazza di me”; “Giulia non esce la sera”; “La sconfinata giovinezza” e “Piazza Fontana (un Romanzo di strage”.

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Peddi il criterio con il quale sono stati selezionati i film che vedremo.

-Sono film che riflettono la realtà italiana. Abbiamo scelto otto lungometraggi cercando di mostrare spaccati diversi della società italiana, dei temi piú attuali, degli argomenti inquietanti che nel fondo, sono comuni un po’ a tutti i Paesi.

La dott.ssa Peddi spiega che il film “Una Famiglia perfetta” di Paolo Genovese é un po’ lo specchio dello stravolgimento di valori come quello della famiglia. Il protagonista é un uomo potente ma solo che si “inventa” una famiglia ingaggiando una compagnia di attori.

In “Locas por mi” si analizza la disgregazione familiare (caratteristica del nostro cinema è il famoso “realismo”) e si sottolinea la crisi del lavoro che incide sull’unione della coppia.

“Un giorno speciale” affronta la crisi lavorativa dei giovani d’oggi. La Comencini tratta il tema del “denaro facile” (attraverso lo spettacolo) .

Poi vedremo “ Giulia non esce di notte”, un film che analizza il problema delle carceri italiane e del reinserimento degli ex detenuti.

“La città ideale” parla  delle dificoltà di un uomo che decide di vivere come un vero ecologista, ma si confonde nel cammino tra “regole” e “virtù”.

Alla fine, comprende che la società è composta da tante personalità e che il suo “ego” deve sciogliersi un po’ per permettergli di accettare gli altri.

In seguito “Una sconfinata giovinezza” ci parla di una coppia che deve affrontare una terribile malattia.

“Romanzo di una Strage” (“Piazza Fontana”) ricorda i giorni terribili del “terrorismo” e fa il punto sulla strage vissuta in Italia nell’anno 1969, quando, alcuni giorni prima delle feste natalizie una bomba scoppiò a Milano uccidendo e ferendo tantissime persone.

Nelle due settimane del Cinema Italiano, potremo apprezzare film girati tra il 2009 e il 2013.

Stasera, sempre presso il “Trasnocho Cultural” avrà luogo l’apertura ufficiale del Festival con un coktail offerto dall’Ambasciatore d’Italia dott. Paolo Serpi e dalla sua gentile consorte.

Anna Maria Tiziano