UE: GERMANIA. Cdu-Csu contro Hollande per le critiche a Bruxelles

BERLINO -A poche ore dall’incontro tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, a Parigi, in Germania diversi esponenti del centrodestra al governo hanno criticato duramente il capo di Stato francese per la presa di posizione contro i ‘diktat’ di Bruxelles.

– Il ruolo della commissione Ue è quello di vigilare sul rispetto dei trattati di Maastricht. E la Francia non rispetta i trattati – ha attaccato il vice-capogruppo dell’Unione di Cdu/Csu, Michael Meister -. Se un Paese dell’Ue e dell’eurozona crede di non doversi attenere agli accordi, la cosa è particolarmente preoccupante – ha considerato il vice di Meister, Michael Fuchs.

Per l’esperto di bilancio dell’Unione, Norbert Barthle, l’atteggiamento di Hollande è condizionato dalla debolezza politica interna:

– Le recenti dichiarazioni sono spiegabili solo con il suo miserabile risultato nei sondaggi.

Per Barthle i due anni di proroga sul rientro del deficit sono stati concessi a Parigi ‘’con la chiara condizione che la commissione proponesse chiare riforme al Paese’’. Se ora Hollande mette in dubbio quella condizione, ‘’la Francia non potrà poi contare su una seconda proroga.

– Ci si incontra sempre due volte nella vita – ha considerato il politico conservatore citando un noto modo di dire tedesco. Anche il vicepresidente del partito popolare europeo, il cristianosociale tedesco Manfred Weber, aveva dichiarato allo Spiegel online che ‘’Hollande ancora non ha capito di non essere solo al mondo”.

– Faccia finalmente i suoi compiti a casa – aveva detto – e risolva i problemi strutturali della Francia, invece di venire sempre a cercare colpevoli a Bruxelles o a Berlino.

E di riforme ha ‘’bisogno’’ la Francia anche per il capogruppo liberale della Fdp Rainer Bruederle, ‘’per far finalmente ripartire la crescita in tutta Europa’’.

– La Francia – ha aggiunto Ahrenkilde – dispone dello stesso margine di manovra di tutti gli altri paesi per mettere in atto le riforme.

La portavoce in precedenza aveva fatto notare che il pacchetto di riforme presentato ‘’è stato generalmente molto ben accolto in Francia e c’è un consenso crescente in Francia, come negli altri paesi sulla necessità di riforme’’ cosa che – ha aggiunto – ‘’è confermata dai nostri frequenti contatti con le autorità francesi’’. Poi aveva ricordato ‘’per essere chiari’’ che le raccomandazioni fatte sono previste dalle regole di governance economica del cosiddetto ‘semestre europeo’ ‘’che è stato voluto e adottato da tutti gli stati membri, tra i quali la Francia’’. Aggiungendo che ‘’questo sistema di governance e le sue regole hanno l’obiettivo di assicurare un buon coordinamento delle politiche economiche nell’interesse di tutti gli stati membri’’.

– L’interdipendenza delle nostre economie – aveva aggiunto Ahrenkilde – rende indispensabile la governance comune.
Per ‘’fare pedagogia’’ ha concluso che ‘’gli stati membri si sono dotati di un sistema di governance economica traendo la lezione di una crisi senza precedenti’’, ricordando che la Commissione prepara le raccomandazioni ‘’sulla base dei programmi di riforma nazionali elaborati dagli stessi stati membri’’.

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