Siria, Kerry: “Mig Russi minaccia per Israele”

BEIRUT. -La Russiaprocede con la fornitura di armamenti sofisticati alla Siria, nonostante gli allarmi occidentali a cui ha dato voce il segretario di Stato americano John Kerry. Oltre 10 aerei da combattimento Mig-29 MM2 verranno consegnati nel rispetto di contratti già firmati da Mosca all’aviazione di Damasco, che continua a bombardare i ribelli e aree abitate da civili. La conferma è venuta ieri da Serghiei Korotkov, direttore generale della compagnia russa Mig. E mentre l’Onu inserisce il gruppo di ribelli di Al Nusra nella sua lista nera delle organizzazioni terroristiche a causa tra l’altro dei legami con Al Qaida, arriva la notizia dei primi tre occidentali caduti mentre si battevano nelle file dei ribelli. I due finora identificati da fonti di stampa sono un britannico di 22 anni, Ali al Manasfi, e una donna americana di 33, Nicole Mansfield, convertitasi all’Islam. Altre centinaia di combattenti ribelli avrebbero nel frattempo raggiunto Qusayr, a dieci chilometri dal confine con il Libano, che da diversi giorni le forze lealiste e i miliziani sciiti libanesi di Hezbollah stanno cercando di riconquistare. E’ quanto affermano numerosi network legati all’opposizione siriana. E alle vittime del conflitto siriano si è aggiunto anche il normale processo democratico in Libano. Il Parlamento di Beirut ha infatti deciso di rinviare di 17 mesi le elezioni politiche previste inizialmente il 16 giugno, a causa delle tensioni e le violenze tra le fazioni favorevoli o contrarie al regime di Damasco, che per 29 anni, fino al2005, haoccupato militarmente il Paese dei Cedri. E’ la prima volta dai tempi della guerra civile libanese (1975-1990) che viene esteso il mandato di un Parlamento.

Lo stesso presidente siriano, Bashar al Assad, aveva detto che l’incendio in Siria si sarebbe potuto propagare al Libano. Assad, che parlava in un’intervista alla televisione Al Manar dell’Hezbollah, è stato ambiguo sulla consegna da parte della Russia dei sistemi di difesa anti-aerei S-300, che Israele ha minacciato di colpire temendo che possano mettere in pericolo il suo dominio dei cieli. Il presidente siriano aveva detto che una parte delle armi promesse da Mosca erano arrivate, e il resto sarebbe stato consegnato. Ma la stampa russa scrive che le forniture diventeranno operative solo dall’autunno del 2014. Mosca dà quindi l’impressione di volere tenere in mano la carta degli S-300, pronta a giocarsela in caso di necessità, anche in preparazione della conferenza di pace di Ginevra-2 proposta insieme con gli Usa. Ma John Kerry ha sottolineato che la questione ha ”un impatto profondamente negativo” sulla regione e ”mette Israele in pericolo”, gettando un’ombra sulla possibilità effettiva di far svolgere la conferenza.

A Istanbul, intanto, dopo una settimana di dure trattative,la Coalizionedelle opposizioni è finalmente riuscita ad allargarsi – seppure in forma ridotta – a un gruppo liberale del fronte anti-Assad, come auspicato dagli Stati Uniti. Ai 62 membri attuali della direzione, per ora dominata dagli islamici, sono stati aggiunti 12 seggi, invece dei 25 inizialmente richiesti, per fare posto alla formazione dell’oppositore liberale Michel Kilo. Altri 15 seggi sono stati assegnati alla componente militare dell’Esercito Siriano Libero (Esl, vicino agli islamici) e14 agruppi di oppositori attivi in Siria. Un’organizzazione di medici svizzeri di origine siriana – l’Unione delle organizzazioni siriane dei soccorsi medici (Uossm) – ha infine documentato decine di casi di persone colpite dagli effetti di possibili attacchi di armi chimiche, accusando il regime di Damasco di essere responsabile.

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