Pil allo 0,7%: bicchiere mezzo pieno… o mezzo vuoto?

CARACAS – Dipende dal cristallo col quale si osserva. Così, il bicchiere può essere mezzo pieno o, al contrario, mezzo vuoto. In altre parole, la crescita del solo 0,7 per cento dell’economia venezolana può considerarsi un risultato positivo o l’espressione della crisi che vive il Paese.

La Banca Centrale del Venezuela ha reso noto i risultati economici del primo trimestre dell’anno. Il Prodotto Interno Lordo è cresciuto dello 0,7 per cento.

“Con questa crescita – sottolinea la Banca Centrale -, si registrano 10 trimestri consecutivi di espansione della produzione”.

La Banca Centrale ha inoltre reso noto che all’evoluzione dell’economia venezolana ha inciso in particolare il rafforzamento delle politiche sociali e l’espansione dei servizi del governo. L’istituto, però, non ha potuto fare a meno di  segnalare che il rallentamento evidente nel ritmo di crescita dell’economia è il prodotto, tra l’altro,  di una riduzione nei consumi e nelle importazioni oltre  alle difficoltà nella consegna della valuta estera alle aziende.

Economisti e analisti, comunque, fanno notare come il ritmo di crescita dell’economia, molto al di sotto di quello dei trimestri precedenti, coincide con la pressione dell’inflazione, la carestia di prodotti, la fragilità del settore produttivo e la disoccupazione. Non manca chi, mettendo il dito nella piaga, avverte che stiamo alla soglia di un fenomeno particolarmente contraddittorio: la presenza di forti pressioni inflazionarie nonostante la stagnazione dell’economia. Insomma, della “stagflaction” che caratterizò l’America Latina negli anni 80.