Grillo attacca Colle e media… e boccia il presidenzialismo

ROMA  – Offensiva di Beppe Grillo a tutto campo con il leader del M5S che ‘spara’ contro Napolitano, i progetti di presidenzialismo, attacca stampa e Tv, rivendica per il M5S la Vigilanza Rai. E poi ancora Pd e Pdl, con il Cavaliere ”duce d’Italia” che ”vuol farsi eleggere presidente con l’aiuto delle televisioni che il pdmenoelle gli ha graziosamente lasciato da vent’anni ignorando ogni conflitto di interessi”. E portando a termine un progetto, quello semipresidenzialista, che – si ricorda nel suo blog – era lo stesso di Gelli e della P2.

Grillo è di nuovo in campagna elettorale per sostenere il Movimento in Sicilia e, nei prossimi giorni, i pochi candidati al ballottaggio alle comunali. ”Ma noi non siamo venuti a chiedere voti, ma partecipazione. Io non sono un politico, un ex comico, sto girando le strade d’Italia con un camper e sto crollando come un budino. Vi diranno che siamo spacciati mentre noi invece aumentiamo i consiglieri…” incalza Grillo deciso a giocarsi il tutto per tutto in questo scorcio di campagna in cui si sente attaccato da ogni fronte. Anche dal Colle perchè l’avvertimento di Napolitano sul governo ‘a termine’ per Grillo è una manovra per scongiurare la possibilità che con il rinnovo della Commissione Europea nel giugno del 2014 e con il M5S che rischia di confermarsi primo partito ”il presidente della UE potrebbe essere espressione del M5S. Un’ipotesi da scongiurare a qualunque costo..”.

”Il M5S è stato espropriato di ogni rappresentanza istituzionale, dalla presidenza di Camera e Senato, a quella delle Commissioni parlamentari. Otto milioni di italiani sono a tutti gli effetti considerati extraparlamentari. Senza alcun diritto di rappresentanza. E’ umiliante, vergognoso, antidemocratico. L’Italia non è piu’ una democrazia” attacca il leader del Movimento che invece rivendica, intanto, la presidenza della Vigilanza Rai. Anche per questo prende di mira Lucia Annunziata (”in busta paga dell’Eni”) che ieri ha intervistato il candidato M5S a questa carica Roberto Fico. E con lei tutta la categoria di giornalisti e l’azienda televisiva pubblica, quella che ”perde 200 milioni di euro dei nostri soldi’.

L’attacco alla stampa oggi è violento: a Piazza Armerina dove tiene il comizio prende di punta un operatore: ”Fuori! questa gente deve essere isolata” lo caccia e aizza la piazza contro di lui. ”Datemi una mano, coprite la telecamera alzate la bandiera” e gli attivisti rispondono: ”Fuori! Fuori!”. E’ lunga la lista nera dei ‘giornalisti’: c’e’ Vianello ora direttore Rai Tre ma ‘reo’ di aver condotto ‘Agora’, e poi nel mirino c’è sempre Piazza Pulita, Ballarò. E tutti quei giornalisti che figurano nella fondazione Vedrò. ”Sono piu’ spregevoli dei politici” soprattutto quelli che vanno a ”cercare i dissidenti, cercano quelli che sono contro Grillo e montano questa pantomima. E’ inconcepibile questa informazione così..”.

Il capitolo ‘dissidenti’ non sembra ancora al capolinea: Grillo vorrebbe chiudere la partita e potrebbe approfittare del comizio a Pomezia per fare anche un salto a Roma. Ma questa volta senza grandi assemblee con i parlamentari, che rischiano di sortire effetti controproducenti proprio per la tenuta del Gruppo. L’ ‘affaire’ dissidenti va gestito con intelligenza per evitare di trasformare i malpancisti in ‘eroi’. L’emarginazione del gruppetto deve avvenire nei fatti, dando sempre più visibilità comunicativa al gruppo di eletti in linea con i ‘fondamentali’ del Movimento. Anche perchè il gruppetto degli scontenti è sugli scudi: e a breve è in cantiere una nuova ‘cena’ per studiare le contromosse.

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