Cav.: “Stop ai sacrifici” Letta: “Rispetto i patti”

ROMA  – Silvio Berlusconi corregge il tiro rispetto alle bordate lanciate  contro la politica rigorista dell’Europa. In una lunga nota il Cavaliere chiarisce il senso delle sue dichiarazioni puntando il dito contro chi vuole farlo apparire come ”un nemico” di Bruxelles.

”Niente di più falso” è la replica dell’ex capo del governo che ne approfitta per ribadire la sua ”piena lealtà all’esecutivo”. Parole sicuramente gradite ad Enrico Letta che però dall’Irlanda del Nord, per il summit del G8, replica ancora in modo netto, anche se non cita direttamente il Cav.

– Manterremo gli impegni con l’Ue – spiega – perchè l’Italia è un paese serio.

Il caso sembra dunque chiuso anche se il premier sa perfettamente che ”le fibrillazioni” all’interno dei partiti che sostengono la maggioranza ”continueranno”.  La tensione potrebbe tornare a salire già oggi, giorno in cui è attesa la sentenza della Corte Costituzionale chiamata ad esprimersi sul legittimo impedimento chiesto da Berlusconi nell’ambito del processo Mediaset.

Il Cavaliere glissa per ora sull’argomento e si trincera dietro il silenzio scegliendo di restare ad Arcore in riunione con i suoi legali. Il rientro nella Capitale. Non si esclude, anche se ancora non convocato, un vertice con i big del partito ed anche un sopralluogo nella sede nuova del Pdl a piazza San Lorenzo in Lucina.

Nonostante l’ordine di scuderia impartito ai suoi sia quello di tenere i toni bassi, l’ex premier non nasconde la preoccupazione per la raffica di sentenze che lo attendono. Con i parlamentari che lo hanno sentito in questi giorni, Berlusconi si sarebbe sbilanciato nel dare per sconfitto il ricorso alla Consulta. Una ipotetica bocciatura che precederebbe di qualche giorno la sentenza di primo grado per il processo Ruby, attesa per la prossima settimana. Anche per questo secondo passaggio, l’ex capo del governo non nutre speranze anche se, raccontano i suoi, la tensione potrebbe alzarsi veramente quando arriverà l’esito del ricorso presentato contro la sentenza del Lodo Mondadori dove il Cavaliere è stato condannato a versare 561 milioni di euro a Carlo De Bendetti.

La rabbia di Berlusconi è tanta ma l’invito ai suoi, al momento, è quello di mantenere la calma e soprattutto evitare di collegare le questioni giudiziarie con la tenuta dell’esecutivo.

– Non ci saranno manifestazioni, siamo nei palazzi – si affretta a chiarire una fedelissima come Daniela Santanchè pronta però a rilanciare sulle richieste avanzate da Berlusconi a Letta: Abolizione totale dell’Imu sulla prima casa e stop all’aumento dell’Iva:

”Se non c’è l’azione del governo, no c’è il governo”, è il messaggio consegnato dalla Santanchè al governo. Ed è proprio su questo che il Cavaliere è pronto ad incalzare Letta, evitando così di essere ufficialmente accusato di mettere in discussione l’esecutivo per problemi legati alle sue vicende personali.

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