Napolitano: “Porre fine al dramma dei profughi”

ROMA – Un appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla comunità internazionale, affinchè si impegni a “tutelare i diritti fondamentali della persona umana” e l’auspicio che con la Conferenza di Ginevra sulla Siria si ponga fine “al dramma sempre più grave dei rifugiati nella regione”, hanno aperto a Roma le celebrazioni della Giornata mondiale del rifugiato, organizzate all’Acquario Romano dall’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Una necessità, quella di accogliere rifugiati e richiedenti asilo, che è stata rimarcata anche dal ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge e dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

“La conferenza odierna è un rinnovato forte richiamo alla rapidità con cui la tragedia può abbattersi su migliaia di famiglie e soprattutto di bambini, costringendoli ad abbandonare il proprio Paese – ha scritto Napolitano in un messaggio all’Unhcr – un attimo separa la speranza dalla disperazione, la vita dalla morte, il rispetto della dignità umana dalla sua negazione”.

Commosso il contributo di Cecile Kyenge, che intervenendo alla conferenza ha ricordato di quando anche lei è partita dal suo Paese, il Congo, “con una valigia dove c’era solo un vestito e due paia di scarpe”.

– Ora questa valigia – ha aggiunto -, si è riempita di tutte le persone che mi hanno aiutata. E così deve essere per tutti coloro che giungono nel nostro Paese chiedendo protezione e aiuto.

Le parole d’ordine devono essere “accoglienza” e “integrazione” spiega il ministro, che plaude al collega dell’Interno Angelino Alfano che ha proposto di ampliare i posti dello Sprar, il Sistema di protezione e accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo gestito dai Comuni, fino ad arrivare a ottomila. Ma non basta: a queste persone oltre all’accoglienza bisogna anche garantire integrazione e un progetto di vita: “serve un Piano d’integrazione sul territorio, un piano di progettazione delle loro vite. Quindi, risolvere le emergenze ma guardare anche al futuro” ha precisato Kyenge.

– Ogni quattro secondi una persona è costretta a fuggire, ad abbandonare la propria cas – ha ricordato Laura Boldrini, che oggi “giocava in casa” in quanto ex portavoce dell’Unhcr.

La presidente della Camera ha messo l’accento sulla riforma del sistema comune di asilo, approvato pochi giorni fa dal Parlamento europeo, auspicando che il Parlamento italiano lo discuta al più presto e si è augurata che “anche grazie al contributo dell’Italia, si giunga finalmente ad un sistema di asilo europeo che garantisca standard alti e uniformi in tutta l’Unione”.

La terza carica dello Stato ha poi espresso l’intenzione di organizzare una conferenza internazionale sull’Europa dei diritti a Roma, durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Ue nel 2014, alla quale vorrebbe invitare “i Parlamenti dei Paesi dell’Ue e quelli della sponda Sud del Mediterraneo”. La necessità di velocizzare l’iter di riconoscimento dei richiedenti asilo è stata sottolineata anche in una lettera-appello di rifugiati e di associazioni per i diritti umani, consegnata al presidente del Senato Piero Grasso.

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