Una mostra per rafforzare i legami tra gli italiani all’estero e la loro terra d’origine

CARACAS – Le intense attività culturali del Centro Italo Venezuelano di Caracas proseguono con l’inaugurazione ufficiale di una splendida mostra fotografica di promozione dei siti siciliani candidati a patrimonio della umanità.
L’esibizione, aperta al pubblico dallo scorso venerdì 21, è frutto della collaborazione tra l’istituto Regionale Siciliano Fernando Santi (delegato dalla stessa Regione Sicilia), l’Istituto Italiano di Cultura ed il Centro Italo, che ha messo a disposizione la sala Giotto per il suo allestimento.
Il presidente del Comites di Caracas Michele Buscemi ha sottolineato il valore della mostra, introducendo gli altri promotori dell’evento, per poi cedere la parola a Marisa Lo Verde, rappresentante dell’istituto Regionale F. Santi, che ci ha illustrato il significato dell’esposizione:
-L’obiettivo di questa mostra è rafforzare i legami esistenti tra gli italiani all’estero e la loro terra d’origine, motivo per cui promuoviamo l’itinerario arabo-normanno che si esplica tra Palermo, Monreale e Cefalù che dal 2010 è candidato a costituire un patrimonio dell’umanità Unesco.
-L’importanza di questo patrimonio è molto significativa – ha proseguito la Dott.ssa Lo Verde – poiché simboleggia l’unione non solo tra emigranti e terra natia, ma soprattutto l’incontro di popoli (come arabi e normanni) che nel corso della storia hanno fatto della Sicilia un territorio artisticamente unico e che oggi siamo orgogliosi di presentare tramite queste fotografie.
Le 30 foto artistiche, opera del talento di Luciano ed Antonio Schimmenti catturano, grazie al particolare “gioco di luci e ombre”, la bellezza e la grandiosità del patrimonio monumentale regionale, mostrandone l’incredibile “sincretismo culturale”.
Destano grande meraviglia le immagini ritraenti il Cristo Pantocratore del Duomo di Cefalù, il cui volto è stato scelto come simbolo dell’Anno della Fede 2012/2013 e le immagini della Cappella Palatina del Palazzo Reale, sede dell’attuale Assemblea Regionale Siciliana, nonché luogo del più antico parlamento del mondo, riunitosi per la prima volta nel 1130.
È poi intervenuto il Commendatore Francesco Spina – rappresentante in Venezuela dell’Istituto Fernando Santi, Consultore dell’emigrazione della Regione Siciliana e membro della Stampa Italiana nel Mondo (NIP) – che ha evidenziato “l’importante opportunità che questa mostra concede: rappresenta infatti uno spiraglio di luce sull’architettura unica siciliana, antica di 1000 anni e fondata sulla stratificazione di vestigia di arte greca, romana, ostrogota, arabo-saracena, normanna, spagnola e francese, solo per citarne alcune”.
-È un’isola immensa – ha concluso il Comm. Spina – che racchiude un altrettanto immenso impianto monumentale e culturale che merita assolutamente di divenire patrimonio dell’umanità.
La Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Luigina Peddi ha invece posto l’accento sul “valore della conoscenza del territorio e del proprio passato perché significa amarlo, rispettarlo e farlo rispettare”, soprattutto per le nuove generazioni. Ha evidenziato inoltre l’importanza di questa mostra in Venezuela per condividere questi valori e “trasmettere questa passione al paese di adozione”.
Il presidente del CIV Pietro Caschetta ha concluso la presentazione proponendo un brindisi e dichiarandosi sentitamente “orgoglioso di poter ospitare queste manifestazioni culturali che rinsaldano e uniscono sempre maggiormente la grande famiglia che il Centro Italiano rappresenta”.
Il pres. Caschetta ha poi ribadito che “il grande successo ottenuto da queste attività” – ricordandoci, tra le altre, il concerto di Eugenio Bennato e la mostra di arti plastiche tenutasi la scorsa settimana, oltre al Festival di Teatro attualmente in atto – sprona sempre più ad “operarsi per poter fornire, in aggiunta alle numerosissime e seguitissime manifestazioni sportive, nuove possibilità per la nostra comunità di poter continuare a vivere l’italianità attraverso l’eccellenza culturale, segno di distinzione italiana nel mondo”.
Le immagini fotografiche e le riprese relative ai luoghi della mostra saranno a Valencia domenica 23 giugno, dove è stata indetta un’importante conferenza riguardante i siti siciliani candidati nella lista propositiva italiana quale patrimonio dell’umanità, presso il Centro Italo Venezuelano locale.
Venerdì 28 giugno si terrà invece al CIV di Caracas la conferenza culturale sul tema “Il valore della tutela dell’Unesco riguardante i siti siciliani candidati patrimonio dell’umanità” (patrimonio storico monumentale arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, itinerario fenicio-cartaginese di Mozia-Marsala) nonché i “cinque siti siciliani già dichiarati patrimonio dell’umanità” (Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica; Città Barocche della Val di Noto; Isole Eolie; Villa Romana del Casale a Piazza Armerina; Area archeologica di Agrigento; itinerario dell’Etna) e di distribuzione materiale illustrativo sui siti Unesco. Interverranno le rappresentanze della Comisión Nacional de Cooperación con la UNESCO; il Presidente dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, Luciano Luciani, accompagnato dall’allestitrice Marisa Lo Verde ed a cui prenderà parte come relatore, tra gli altri, l’Architetto Manuel Roberto Guido – Direttore del Servizio I della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio e coordinatore scientifico dell’Ufficio Patrimonio Mondiale Unesco del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Lorenzo Di Muro

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