Plenaria Cgie, Archi: “Per le nostre sfide contiamo sugli italiani all’estero”

ROMA – Ha un passato da italiano all’estero e non solo nella sua veste di diplomatico. È nato in Belgio e cresciuto in Germania, dove il padre svolgeva servizio presso la nostra rappresentanza. E con questo “spirito” il vice ministro agli Affari Esteri Bruno Archi, che ha la delega per gli italiani nel mondo, ha partecipato all’Assemblea Plenaria del Cgie, che si è aperta ieri mattina, come di consueto, nella Sala Conferenza Internazionali della Farnesina.

Archi, che si è detto “onorato” di rappresentare al Cgie il ministro degli Affari Esteri, ha annunciato che proprio Emma Bonino, impegnata in Consiglio dei Ministri, oggi saluterà i consiglieri riuniti in assemblea.

Ieri intanto è toccato a lui, seduta al suo fianco il direttore generale Ravaglia, presentare la relazione di governo, non prima però di aver ricordato l’ambasciatore Carla Zuppetti, la cui “repentina scomparsa”, ha detto Archi, è “una grave perdita: con il suo impegno e dedizione al servizio, uniti ad un grande cuore, con la sua spiccata professionalità, Carla Zuppetti era un funzionario di altissimo livello”, che ha sempre dimostrato di “esserve vicina alle istanze dei cittadini italiani all’estero”. Ed il suo “grazie Carla” è stato fatto proprio dall’assemblea, che si è raccolta in un sentito applauso.

Poi, la relazione di governo. Un governo, quello presieduto da Gianni Letta, che si trova a fare i conti con una “difficile congiuntura economico-finanziaria”, ha esordito il viceministro Archi e che, per uscirne, “conta sul fattivo apporto degli italiani all’estero e dei loro rappresentanti”, a partire dal Cgie.

Con il segretario generale Carozza il viceministro Archi ne ha discusso qualche giorno fa, nel corso di un incontro durante il quale il rappresentante della Farnesina ha raccolto la “sollecitazione” ad assicurare il rinnovo dei Comites entro il 2014, anche per consentire ai nuovi Comitati di “riflettere nella loro composizione le modifiche intervenute nelle composite realtà degli italiani all’estero”. A tale scopo Archi ha garantito il suo “impegno a far sì che l’iter di approvazione del regolamento per la revisione delle modalità di voto” – quello elettronico negli Uffici consolari o in altri locali preposti o, ancora, in remoto dal computer del singolo elettore – “si svolga il più rapidamente possibile”.

Archi e Carozza hanno inoltre condiviso la “valutazione della composita natura” delle collettività all’estero: che all’emigrazione più tradizionale se ne sia aggiunta una nuova “in mobilità” è cosa appurata; serve però ora un “quadro aggiornato” della situazione per poter fornire ad ogni realtà diversi servizi e strutture, ma anche per poterne sfruttare tutte le “potenzialità”.

Certo, sempre considerando le risorse finanziarie a disposizione. Ed eccolo un “punto cruciale”, lo ha ammesso anche il viceministro Archi, che però ha ricordato all’assemblea che, “nonostante l’attuale situazione di finanza pubblica”, gli stanziamenti previsti nella legge di bilancio 2013 “hanno trovato conferma nelle dotazioni finanziarie assegnate per l’esercizio finanziario in corso”. Ricapitolando: per il Cgie nel 2013 sono stati stanziati 1,1 milioni di euro (nel 2012 erano 875mila); per i Comites 1,7 milioni (1,3 nel 2012); per l’assistenza diretta e indiretta rispettivamente 6,3 milioni e 500mila euro; per gli enti gestori dei corsi di lingua e cultura 10,1 milioni (“in netto aumento” rispetto ai 6,3 dell’anno scorso).

In effetti il taglio di risorse agli enti gestori, insieme alla riduzione del contingente di docenti e dirigenti scolastici – entro il 2017 si dovrà passare da 1.024 a 624 unità -, aveva nei mesi scorsi messo a dura prova l’intera rete dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero, la cui diffusione, ha garantito ieri Bruno Archi, “continua a rappresentare una priorità” per la politica estera italiana che vede i nostri connazionali “potenziali moltiplicatori” del Sistema Italia nel mondo. Resta però, ha proseguito il viceministro, la necessità di “proseguire nello sforzo di razionalizzazione” tanto dei contributi agli enti gestori quanto al loro numero, seguendo, laddove possibile, la logica dell’accorpamento degli enti gestori minori e della “concentrazione delle risorse” in favore degli enti “più strutturati e virtuosi”. In tale ottica, in accordo con Miur e Mef, la Farnesina sta lavorando per far approvare un emendamento alla “spending review”, che consenta nuovamente l’invio di personale docente e dirigente nelle realtà ritenute più strategiche.

Prosegue intanto l’informatizzazione della rete diplomatico-consolare, alla quale è stato esteso interamente il SICITT – Sistema automatizzato per la Concessione della Cittadinanza, che, insieme alla “dematerializzazione della documentazione cartacea”, dovrebbe snellire procedure e servizi consolari.

Altra materia delicata è quella pensionistica, per la quale si attende ancora il rinnovo della convenzione con i patronati, ma il viceministro Archi ha rivendicato l’opera di “sensibilizzazione” sinora svolta dal Ministero nei confronti dell’Inps, tanto nelle procedure di verifica dell’esistenza in vita – dalle modulistiche più semplici alla deroga per l’accertamento dal 2 aprile al 3 giugno 2013 – quanto per il rilascio del CUD al proprio domicilio – grazie all’istituzione dello “sportello mobile” per chi sprovvisto di canale telematico -.

Ultimo punto toccato dal viceministro Archi, quello, assai sentito dal Cgie, dell’associazionismo. La Direzione Generale degli Italiani all’Estero ha elaborato una circolare per la “ricognizione del variegato mondo associativo italiano all’estero” e ciò per “meglio identificare le esigenze e potere rispondere in maniera efficace alle aspettative ed alle richieste di servizi consolari da parte dei cittadini che espatriano, anche attraverso le associazioni che ne sono espressione”. In sostanza e fermo restando la libertà di associazione, vengono elaborati dei paramentri di “rappresentatività” e di “operatività” per la registrazione ad un “albo consolare”: le associazioni ad esso iscritte ed operanti da almeno cinque anni assumeranno “rilevanza giuridica” in occasione delle elezioni per il rinnovo dei Comites e del Cgie. una scelta, questa che non ha mancato di destare preoccupazione nel corso del dibattito in assemblea.

Ma il viceministro Archi ha assicurato che la Farnesina presterà attenzione a questo, come ad altri problemi emersi ieri in plenaria, che lui personalmente ha “adeguatamente metabolizzato” e che “saranno adeguatamente affrontati”, piano piano, fornendo “singole risposte alle singole istanze”, certo, “nelle nostre possibilità”.

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