F1. La Pirelli dice basta alle polemiche: “Prime colpe nostre, ma team diano più dati”

ROMA – Montaggio invertito delle gomme posteriori, pressioni basse, camber spinti (l’angolatura delle gomme, ndr) e cordoli alti. Ecco la serie di concause individuate dalla Pirelli per spiegare le anomale esplosioni degli pneumatici nel corso del Gran Premio di Silverstone di domenica scorsa che ha visto coinvolte quattro diverse monoposto: la Mercedes di Lewis Hamilton, la Ferrari di Felipe Massa, la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne e la McLaren di Sergio Perez.

Un susseguirsi di eventi anomali rispetto ai quali il fornitore unico si difende e si assume le sue responsabilità, annunciando che comunque dal Gp di Germania verrà messa in pista l’evoluzione delle gomme 2013, la cui affidabilità è stata già sperimentata nelle prove libere in Canada e che rappresenta la risposta ottimale alle caratteristiche tecniche del tracciato del Nurburgring. E fuori dagli equivoci che potrebbero far pensare ad un attacco indiretto ai team Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli chiarisce: “In nessun modo intendiamo essere polemici né attaccare nessuno. Ci siamo assunti le nostre responsabilità come emerge dal comunicato stampa. Non avendo il pieno controllo di tutti gli elementi che impattano sull’utilizzo degli pneumatici abbiamo bisogno del contributo di tutti. In questo senso stiamo ricevendo supporto da tutti i soggetti coinvolti a cui va il nostro ringraziamento”.

Dopo l’attenta analisi di quanto accaduto sul circuito inglese la Pirelli sottolinea che coerentemente a quanto sempre affermato dalla società il range di pneumatici 2013, se utilizzato in modo corretto, non mette a rischio la sicurezza dei piloti, ma presenta tutte le caratteristiche di sicurezza richieste dalla Fia. Per quanto riguarda in particolare l’inversione tra le gomme “è una pratica – spiega l’azienda milanese – che è stata sottovalutata da tutti, in primis da Pirelli che non ne ha impedito l’adozione”.

“Quanto accaduto a Silverstone era del tutto inatteso ed è la prima volta che si è verificato in oltre un secolo di storia sportiva di Pirelli – prosegue Hembery – Questi episodi, che hanno provocato innanzitutto il nostro profondo rammarico, hanno reso urgenti quei cambiamenti dai noi già proposti, che introdurremo dalle libere di venerdì prossimo in Germania. E’ importante sottolineare la disponibilità della Federazione, della Fom, dei team e dei piloti nel contribuire a trovare soluzioni immediate al problema. In particolare, l’introduzione di test invernali, concordati con Fia, più adatti anche allo sviluppo delle gomme, oltre alla possibilità di condurre test durante la stagione con vetture del campionato in corso, contribuirà a garantire pneumatici con sempre maggiori caratteristiche di sicurezza e performance. Ribadisco che il prodotto 2013, utilizzato nel modo corretto, è totalmente sicuro.

L’esperienza di Silverstone – conclude Hembery – ci porta però a chiedere di avere pieno accesso ai dati in modo da assicurare il corretto sviluppo e utilizzo di gomme così sofisticate come quelle che ci hanno richiesto e in grado di assicurare prestazioni così elevate (assicurano tempi sul giro più bassi di oltre due secondi in media). In attesa che cambi il regolamento, reintroduciamo quindi pneumatici di più semplice gestione”.