A Milano l’estate all’insegna della cultura latinoamericana

MILANO – Milano può ormai essere considerata a pieno titolo capitale europea della cultura dell’America Latina. Oltre due mesi pregni di iniziative ed eventi, centinaia le ore di divertimento e concerti, quasi venti locali e molto altro caratterizzano la 23 edizione del festival “Latinoamericando”.

Musica ma anche e soprattutto cultura, solidarietà, gastronomia, artigianato e tradizioni tipiche dei paesi latini: tutto questo rappresenta il “Latinoamericando Expo 2013”, in programma dal 13 giugno al 13 agosto nell’area antistante il Forum di Assago (Milano).

Oltre agli eventi musicali, che negli anni precedenti hanno attratto milioni di spettatori, il festival costituisce una meta obbligatoria per gli appassionati della cultura e dell’arte del Sud America in tutte le sue forme. Dal ballo latino – grazie all’imponente discoteca centrale e alle quattro aree dedicate alla salsa, alla bachata, al tango e alla zumba – alla gastronomia latinoamericana, sono infatti presenti chiringuitos, bar tropicali e cinque ristoranti tipici: brasiliano, messicano, peruviano, venezuelano e argentino.

Il Padiglione delle Nazioni si riconferma invece teatro di conferenze e straordinari incontri con autori, imperdibili mostre di pittura e fotografia, proiezioni di film e numerosi eventi a tema organizzati nell’ambito del progetto “Vivi il Villaggio” – una delle novità di quest’anno – ideato per valorizzare il patrimonio culturale e artistico dell’America Latina.

Una vasta serie di attività nelle giornate di Lunedì, Martedì e Mercoledì, consentono infatti al pubblico di appassionati di vivere musica, ballo, cultura ed arte e di immergersi nell’atmosfera tipicamente latina del Villaggio tramite un programma molto articolato di eventi a prezzi assolutamente competitivi.

Non a caso proprio in questa sede saranno celebrate le feste nazionali di Venezuela (1 luglio, con particolare omaggio a Simón Bolivar), Argentina (8 luglio), Colombia (17 luglio), Cuba (22 luglio), Perù (29 luglio), Bolivia (5 agosto) ed Ecuador (12 agosto).

La settimana dal 1 al 7 luglio è dedicata specificamente al nostro Venezuela e a tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente il Console Aggiunto della Republica Bolivariana del Venezuela a Milano, il disponibilissimo Dr. Luis Martínez.

Parlando del significato della partecipazione del Venezuela al Festival il rappresentante del Consolato (istituzione organizzatrice della manifestazione) ha dichiarato che “rappresenta l’incontro con il nostro popolo, con la gastronomia, la musica, la cultura nostrana e degli altri paesi latino americani”.

-Nel nostro caso – ha specificato – significa inoltre celebrare la fondamentale festa di indipendenza del Venezuela e rendere omaggio al nostro Padre della Patria, il Libertador Simón Bolivar, oltre a onorare e ringraziare coloro che sono stati collaboratori fondamentali di questa missione diplomatica e culturale.

Il Console Aggiunto ci ha illustrato accuratamente il programma relativo alla Settimana del Venezuela: “inaugurata nella giornata di Lunedì 1 luglio, con diverse mostre fotografiche (“El Caracazo” e “Voz del Pueblo”) e di pittura (relative alle bellezze uniche del paesaggio e della natura venezuelana); un’espozione sui temi della salute e della nutrizione; un’esposizione concernente le mappe di Guajira (regione zuliana) e i suoi abiti tradizionali; un’altra ancora relativa all’artigianato tradizionale. Importante anche la presenza di un’altra esibizione che si riferisce al Padiglione del Venezuela presso la Biennale di Venezia, dedicata all’arte “urbana” (aprezzabile fino agli ultimi di novembre)”.

-È inoltre stata presentata una mostra in collaborazione con l’Unione Artigiani della Provincia di Milano – ci ha informato – con la quale probabilmente si stipulerà un accordo commerciale in materia tessile.

Durante tutta la settimana saranno proiettati dei film, in particolare il recentissimo film di Oliver Stone “A Sud della Frontiera”, oltre a “Insurrección Libertaria”, “Rebelión Radio Bemba”, “Concierto para Dilinquir” e “Armas por Palabras”.

Il Dr. Martínez ha poi tenuto a ricordare orgogliosamente come Venerdì 5 saranno “omaggiati il Padre della Patria S. Bolivar e il Presidente Hugo Chavez – nell’omonima Piazza Bolivar a Milano (nei pressi di Via Lorenteggio) alle 11 am – tramite una sentita cerimonia seguita da un’offerta floreale”.

Per i più piccoli invece ha preso il via il primo “concorso di aquiloni” – che vengono esposti all’Expo – permettendo l’incontro di tantissimi bambini venezuelani, italiani e provenienti da altre parti del globo.

Visto l’attuale momento di difficoltà economica ma anche sociale, abbiamo colto l’occasione per chiedere al Console Aggiunto come ha reagito la comunità venezuelana e italo-venezuelana residente in Italia alla situazione di crisi. Secondo il Console aggiunto “non si evidenziano particolari problemi: evidentemente, così come per gli italiani, la crisi ha colpito i cittadini venezuelani, al pari del mondo intero”.

-Tuttavia la comunità italo-venezuelana è formata da persone fortemente lavoratrici – ha proseguito – indipendentemente dalla situazione in cui versano e per le quali l’italia continua a rappresentare una terra in grado di offrire varie opportunità, di lavoro ma anche e soprattuto di studio (specialmente nei campi di architettura e moda) e di ricongiunzione familiare.

-Come Consolato – ha concluso – noi puntiamo ad espletare le pratiche burocratiche nel modo più efficente possibile, arrivando a fungere anche da tramite con altri enti locali e organizzazioni sociali in casi particolari.

Lorenzo Di Muro

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