Di origine italiano l’ambasciatore Usa a Roma

NEW YORK. – Barack Obama ha scelto chi a Roma dovrà sostituire David Thorne, che dopo quattro anni termina il suo incarico di ambasciatore in Italia. Il suo posto sarà preso da John Phillips, noto avvocato di Washington, esperto di class action e di lotta alle frodi fiscali. Ma soprattutto uno dei principali finanziatori dell’ultima campagna elettorale che nel 2012 ha portato alla rielezione del presidente.

Il suo nome è stato pescato in una rosa di candidati che Obama aveva sul tavolo dello Studio Ovale, e che comprendeva anche Azita Raji, filantropa di San Francisco, e il romanziere Robert Mailer Anderson. Ora toccherà a lui gestire in prima battuta i rapporti tra Italia e Usa in una fase molto delicata. Una fase carica di tensioni tra gli Stati Uniti e l’Europa per lo scandalo del Datagate. Ma anche una fase in cui l’Italia sta vivendo un momento di transizione politica che la Casa Bianca segue con molta attenzione.  Questo, in un momento in cui la crisi economica e finanziaria, soprattutto nel Vecchio Continente, è tutt’altro che tramontata.

A dispetto del suo cognome, Phillips è di origini italiane: i suoi nonni, che di cognome facevano Filippi, emigrarono in America in cerca di fortuna. E il legame con l’Italia lo ha mantenuto, tanto che qualche anno fa ha comprato un intero borgo in Toscana: Borgo Finocchieto, vicino a Buonconvento, in provincia di Siena, trasformato poi in hotel di charme decantato anche sulla ‘bibbia del lusso’ Robb Report.

Arriverà a Villa Taverna con la moglie Linda Douglass, che è stata una delle più strette collaboratrici del presidente americano, ricoprendo dal 2009 al 2010 alla Casa Bianca l’incarico di direttore della comunicazione nell’ufficio che si è occupato della riforma più importante finora realizzata da Obama, quella sanitaria. Anche il neo ambasciatore attualmente ricopre un incarico alla Casa Bianca, quello di presidente della President’s Commission on White House Fellowship, la commissione che si occupa di selezionare i collaboratori di 1600 Pennsylvania. E nell’ultima campagna elettorale ha raccolto per il presidente tra i 200 e i 500 mila dollari. Più o meno la stessa cifra con cui ha contribuito alla rielezione di Obama anche Matthew Winthrop Barzun, appena nominato nuovo ambasciatore a Londra ed ex responsabile nel 2008 e nel 2012 di ‘Obama for America’.

Laureato all’Università di Notre Dame, in Indiana, e a quella di Berkeley, in California, il nuovo ambasciatore Usa a Roma è fondatore del famoso studio legale di Washington Law Firm of Phillips & Coen, in cui ha lavorato fino al 2013, acquisendo una certa notorietà per la vittoria di importanti cause intentate nell’ambito del False Claims Act, la legge federale che permette di intentare azioni collettive contro le frodi ai danni di programmi governativi. Ha fondato anche la Taxpayers Against Fraud, che si occupa di difendere chi è colpito da frodi. E’ atteso a Roma nelle prossime settimane.