BRASILE. Nasce “Italia Mia”, l’alternativa ai partiti politici

SAN PAOLO – Non solo in Italia, ma anche all’estero la gente non crede più ai partiti tradizionali. In Brasile, per esempio, ha preso il via, un nuovo movimento dei nostri connazionali fuori dai confini dal roboante nome “ITALIA MIA”.

La nuova formazione politica, secondo il segretario generale Pietro Schiavi, dovrebbe in poco tempo spiazzare i partiti tradizionali, specialmente i parlamentari eletti all´estero.

– Questi –  sostiene Schiavi – da quando sono stati eletti non hanno combinato niente di buono. Saranno anche persone per bene, ma purtroppo sono troppo vincolati agli ordini di scuderia, alle dipendenze delle segreterie dei partiti. Abbiamo bisogno di uomini e donne, nostri, i quali eletti, siano in grado di alzare la voce!

Schiavi, che da impresario e da professionista conosce la realtà sud-americana, prosegue con fervore:

– In Italia ci immaginano ancora con le valigie di cartone, o partiti con antichi piroscafi. Nulla di tutto ciò, noi italiani del Sud America conosciamo bene l’Italia, la visitiamo periodicamente e gli siamo vicini anche culturalmente. Sono passati – rimpiange – tempi del coraggioso Onorevole Tremaglia che riuscì a darci voce; ora siamo noi ad essere attivissimi e chiediamo, quindi, spazio ed attenzione.

Schiavi ricorda che nel 2014 “il Brasile ospiterà la Coppa del Mondo, nel 2016 le Olimpiadi, ed il Santo Padre ci ha scelto come suo primo viaggio, per l’incontro della Gioventù”.

– Sono date su cui meditare – prosegue -. Inoltre, non bisogno trascurare il fatto che il Brasile in questa tornata elettorale ha dato più eletti dell’Argentina. Non c’è antagonismo tra noi italiani, sparsi nei vari Stati sud-americani – sostiene ancora il segretario di Italia Mia -. C’è, al contrario,  una caratteristica che ci unisce: siamo egualmente demoralizzati per come vanno le cose in Italia e per la scarsa attenzione verso di noi. Proprio da qui nasce l’idea di un Partito italo-Brasiliano. In questo Paese sono milioni i discendenti di Italiani e milioni quelli che hanno ancora passaporto italiano: possibile che a Roma non lo capiscano?

E conclude:

– Noi del Movimento Italia Mia lavoreremo perché questa triste tradizione di nebbia, di dimenticanza nei confronti di tante persone nate in Italia o, comunque, generate da sangue italiano, abbia a finire ed esse possano essere considerate per quello che sono: cittadini e non di serie B.

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