A Montesilvano la sesta edizione del Premio Dean Martin

MONTESILVANO – Pubblico delle grandi occasioni per la sesta edizione del premio Dean Martin, ormai punto di riferimento per il percorso dei successi degli abruzzesi nel Mondo.

Ancora una volta una formula azzeccata, quella messa in scena lo scorso 12 luglio dagli organizzatori e capeggiata da Germano D’Aurelio, infaticabile showman abruzzese che per l’occasione ha vestito anche i panni dell’assessore agli eventi e alla cultura del Comune di Montesilvano.

Nel comune che vide nascere il padre di Dino Crocetti (Dean Martin) il ricordo di uno dei suoi figli emigrati si è trasformato nel giro di pochi anni in un vero e proprio contenitore culturale, capace di spaziare e arricchirsi di nuovi temi. E se nel 2012 toccò al cronista Luigi Borrelli (RAI) ritirare la targa in onore del famoso Crooner di Hollywood, nel 2013 sono stati Dom Serafini (giornalista ed editore) e Domenico Vecchioni (ambasciatore) salire sul parco per ricevere i meritati applausi.

Introdotta da Germano D’Aurelio attraverso il filo conduttore della musica e delle immagini legate ai brani e ai film di Martin, la manifestazione ha visto in  Dario Salvatori (storico della musica ed esperto RAI) e nella giornalista Mila Cantagallo un collaudato duo per la presentazione. Nella suggestiva cornice di Porto Allegro (a poca distanza da via Fiumemorto, luogo di nascita di Gaetano Crocetti, padre dell’artista) la serata è stata guidata dalla regia della neonata Fondazione Dean Martin, presieduta da Alessandra Portinari, nel “viaggio dell’emigrante” che ha toccato le tappe più significative della vita di papà Crocetti e del figlio Dean, legatissimo al grande comico Jerry Lewis (la cui ex-moglie Patty Palmer è a sua volta di origini abruzzesi). Per gli artisti locali, il premio è andato a Valerio Di Rocco, ex concorrente di un talent show trapiantato a Londra.

Nella sezione internazionale, premio a sorpresa per i coniugi Tony e Anna Pace, ex emigranti a Boston dove per tanti anni idearono e condussero programmi radiofonici ascoltati da migliaia di connazionali sulla rete WIEN. Altrettanto importante il riconoscimento attribuito a Domenico Vecchioni, diplomatico originario di Atri (tra gli altri incarichi, ha ricoperto quello di ambasciatore d’Italia a Cuba) ed eccezionale penna storica (tra i suoi ultimi libri una biografia sulla spia Kim Philby e una biografia sul sanguinario dittatore cambogiano Pol Pot) e al giornalista Dom Serafini, originario di Giulianova ed editore di Video Age International, testata di riferimento per l’audiovisivo internazionale.

La sesta edizione ha voluto rendere omaggio anche al grande comico Massimo Troisi, attraverso una gustosa parentesi che ne ha percorso alcuni momenti artistici. A ritirare il premio – un grazie spontaneo da parte non solo dell’amministrazione comunale ma da parte di tutto il pubblico italiano – è stata l’attrice Nathalie Caldonazzo, che per alcuni anni fu legata sentimentalmente all’artista di San Giorgio a Cremano.

 

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