JPMorgan: multa record 410 milioni di dollari

NEW YORK   – E’ una vicenda che in America ha fatto tornare lo spettro dello scandalo Enron. Si è chiusa con una multa record a uno dei colossi bancari di Wall Street, JPMorgan, accusata di aver manipolato il mercato elettrico e che per questo dovrà versare nelle casse dello Stato americano 410 milioni di dollari. La cifra è frutto di un patteggiamento tra il gruppo guidato da Jamie Dimon e la Ferc, l’autorità federale di vigilanza sul settore energetico.

Grazie all’accordo non saranno più perseguiti i singoli manager di JPMorgan coinvolti nella vicenda, alcuni dei quali rischiavano di dover rispondere di ‘dichiarazioni false e ingannevoli pronunciate sotto giuramento’: in America un reato penale. Nel dettaglio, JP Morgan dovrà pagare una penalità di 285 milioni di dollari alla Ferc e ridare indietro agli investitori ingannati 125 milioni di dollari di mancati profitti.

Secondo gli investigatori dell’amministrazione Obama, che anno indagato per circa un anno, JPMorgan avrebbe speculato sul fronte di alcuni derivati, spacciando in California e in altre zone del Midwest degli Usa ”centrali elettriche in perdita per incredibili fonti di profitto”, e causando così un sovraprezzo di ”decine di milioni di dollari in tariffe, molto oltre i prezzi di mercato”.

Inevitabile il parallelo con lo scandalo Enron, antesignano di altri scandali nel campo dei derivati finanziari che portarono alla crisi finanziaria del 2007-2008, partita in America con i mutui subprime e culminata col fallimento di Lehman Brothers. Non solo la vicenda di JPMorgan riguarda come allora il settore energetico, ma le centrali al centro delle indagini – oggi come allora – sono soprattutto in California. Senza contare che le operazioni incriminate venivano – sempre come allora – gestite da una squadra di trader basata a Houston, in Texas.

– Siamo lieti di metterci questa vicenda alle spalle – è stato il commento di un portavoce di JPMorgan, che ha sottolineato come ”questo accordo, grazie alle riserve messe da tempo da parte, non avrà alcun impatto sugli utili del gruppo”.

Il caso di JPMorgan è solo l’ultimo della stretta che l’amministrazione Obama ha avviato mesi fa sulle operazioni poco trasparenti delle grandi banche quotate a Wall Street. Nel gennaio scorso fu Deutsche Bank a pagare 1,6 milioni di dollari, sempre per una vicenda di ”scambi impropri” sul mercato elettrico in California. Più di recente è stato intimato al gigante britannico Barclays di pagare 470 milioni di dollari per sospetta manipolazione dei mercati energetici, sempre in California e in altri Stati dell’Ovest degli Usa. Barclays ha però deciso di continuare a difendersi dalle accuse.